Taxiblu, area B e C: Milano città del disagio

 

Milano – “Chi ieri fosse salito su una delle nostre auto -racconta Emilio Boccalini vicepresidente di Taxiblu 02.4040, il più grande Radiotaxi di Milano- al 90% avrebbe avuto la possibilità di ascoltare critiche, per così dire, circa le nuove misure attive da ottobre e che riguardano Area B e Area C.  Cittadini e lavoratori si sentono, e direi giustamente, tagliati fuori dalla città. Parliamo anche di persone che magari hanno un’auto di 4 – 5 anni mica delle locomotive a carbone. La cosa più assurda è che poi ad esempio vi siano tra le aree off limits per le auto “inquinanti” anche luoghi chiave come i parcheggi d’ interscambio e pare pure l’ingresso di un Pronto Soccorso. Questa città che vuole essere modello per l’Italia evidenzia un forte disagio, quello che viene arrecato a tanti che in città ci lavorano, ci portano i figli a scuola o che magari fanno turni di lavoro che certo non permettono loro, anche volendo, di prendere dei mezzi alternativi. E parliamo di persone che arrivano da tutta la Lombardia spesso, non solo dalla provincia di Milano. Poi se ci vogliono raccontare che con monopattini, bici e auto in sharing tutto si risolve, come piace sostenere probabilmente a chi è disconnesso da questa realtà, verrebbe da chiedere poi chi pagherà i costi in più che le famiglie inevitabilmente avranno. Perché i mezzi pubblici certo non son gratis e nemmeno i parcheggi, sempre che vi si riesca ad accedervi senza prendere una multa”.