Affitti non profitti: universitari in piazza a Milano

Milano – L’UDU Milano-Unione degli Universitari scende in piazza contro il caro-affitti. Viene convocato un presidio davanti a Palazzo Marino, sede del Comune di Milano per giovedì 13 Ottobre, alle ore 15:30, per dare voce a tantissime studentesse e studenti in profonda difficoltà per via dei prezzi degli affitti fuori controllo, nonché per la difficilissima ricerca di un’abitazione. “Quest’anno la crisi abitativa di Milano ha toccato nuove vette” afferma Niccolò Piras, coordinatore dell’UDU Milano, “oggi il prezzo che normalmente si deve pagare per una stanza singola in città arriva a 620 euro al mese: cifre insostenibili, a cui si affiancano regole proibitive sulle cauzioni e sulle garanzie da fornire ai locatori”. Piras incalza: “Oggi trovare casa a Milano senza un solido reddito familiare è pressoché impossibile, questa situazione impedisce sostanzialmente a chi viene da contesti disagiati o anche solo normali di studiare a Milano in serenità, senza doversi sobbarcare di mille lavoretti per potere campare, o peggio senza indebitarsi.” “Anni di disinvestimento e poca disponibilità di residenze universitarie hanno comportato la chiusura di numerosi stabili giá presenti per mancata ristrutturazione e dimostra come i 960 milioni di euro previsti dal PNRR risultino insufficienti per raggiungere l’obiettivo dei 100mila posti letto entro il 2026” afferma Diego Vollaro, dell’esecutivo nazionale dell’UDU: “rappresentano un’apertura sempre maggiore ai privati, soggetti ad una normativa meno vincolante su tutti i fronti, mettendo a rischio ulteriormente il diritto allo studio per meri interessi economici. Vogliamo un investimento straordinario, che sia in grado di coprire totalmente il fabbisogno di alloggi pubblici per i fuorisede, ristrutturando tutte le residenze che attualmente ne abbiano necessità. Contestualmente richiediamo una regolamentazione del mercato degli affitti contro mercato nero e speculazione, con incentivi e un contributo per studenti e studentesse fuorisede.”. Abbiamo raccolto il grido disperato di un padre, impegnato nella ricerca dell’alloggio per la figlia: “Sono il padre di una ragazza che è stata ammessa a medicina a seguito di test d’ammissione. Ci siamo imbattuti nella mafia degli affitti che già normalmente è un problema, figurarsi per chi si trova a dover cercare casa 10 giorni prima dell’inizio dei corsi. Anche in questo caso o sei ricco e ti puoi permettere cifre spropositate o rimani a casa. E vedo tantissimi ragazzi che rinunciano, mettendo in un cassetto che mai più si aprirà, l’opportunità della vita. Questo è un Paese marcio, perché l’istruzione come la salute dovrebbero essere al primo posto… “