Milano: le proposte di Confcommercio contro il caro energia

Milano – La crisi energetica colpisce anche il mondo del terziario. Marco Barbieri, segretario generale di Confcommercio Milano avanza le proposte della categoria sui social: “La più grande minaccia alla ripresa è certamente la crisi energetica. I segnali positivi portati dall’estate rischiano di essere spazzati via dall’incertezza dell’autunno. I rincari nelle bollette non sono più sostenibili e sono diventati un fattore di rischio per la sopravvivenza delle imprese. E’ impossibile, soprattutto per le piccole imprese, quelle a conduzione familiare e che vivono di incassi giornalieri, far fronte a rincari che in alcuni casi arrivano al +1000%. Servono soluzioni tempestive e interventi concreti con tempistiche chiare. I piccoli accorgimenti quotidiani sono certamente utili per contenere i consumi energetici. Abbassare le luci, regolare il termostato e gli impianti di condizionamento può aiutare nel breve periodo ad alleggerire le bollette. Nel lungo periodo però servono interventi strutturati e strutturali. Bisogna fare investimenti e cambiare le politiche energetiche. Iniziative generalizzate servono a poco perché ogni impresa ha un fabbisogno energetico differente. Un ristorante ha un consumo energetico elevato che deriva da elettrodomestici e cucine a gas. Un negozio di abbigliamento consuma energia per mantenere una temperatura adeguata per i propri clienti. Non esiste quindi una medicina generica per patologie specifiche. L’aspirina a chi ha una gamba rotta serve a poco. Proprio oggi abbiamo aperto un sondaggio su www.confcommerciomilano.it per ascoltare la voce delle imprese e raccogliere istanze e bisogni con cui confrontarci con le forze politiche anche in vista delle elezioni.  Gli interventi che nell’immediato possono aiutare le imprese del terziario sono: La rinegoziazione dei contratti di fornitura per energia elettrica e gas, da cui si può ottenere un risparmio fino al 20%; Un check up dell’efficienza energetica delle attività che permetta di verificare quali siano gli elementi su cui intervenire per risparmiare consumo di energia; Sostegni finanziari agli interventi di efficientamento energetico per la sostituzione di macchinari poco efficienti o implementazione di nuove tecnologie a basso impatto; Incremento del credito d’imposta per il caro energia; Ampliamento dell’orizzonte temporale per la rateizzazione delle bollette. Per fare questo abbiamo bisogno dell’intervento del Governo e degli enti locali che permetta agli imprenditori di poter affrontare investimenti onerosi. Sono interventi straordinari per combattere un’emergenza senza precedenti. Parliamo di risorse che, senza uno scostamento di bilancio, possono essere reperite attraverso la tassazione degli extraprofitti e dal maggior gettito iva delle bollette, come ha ribadito con forza il presidente Sangalli. Il nuovo Governo dovrà dare risposte immediate perché in gioco c’è la tenuta economica del Paese”.