Roma – “Siamo assolutamente favorevoli al salario minimo ma solo se coincide con i minimi contrattuali del contratto collettivo nazionale di categoria: se noi mettessimo in contrapposizione il salario minimo con quello nazionale di categoria infatti faremmo un danno ai lavoratori perché molte aziende potrebbero non applicare più i contratti nazionali con tutti i diritti che ne conseguono,dal tfr alla previdenza, dalle ferie ai permessi, e pagare solo con il salario reale”. Così il leader Uil, Pierpaolo Bombardieri, da Rainews24, ha spiegato la posizione dei sindacati alla vigilia del via libera della Commissione Ue alla direttiva sul salario minimo. Una direttiva, dice, che tende a “promuovere nei paese membri il contratto collettivo nazionale di lavoro e che si pone come obiettivo da raggiungere i contratti nazionali di categoria dicendo che là dove ci sono i salari minimi definiti per legge questi abbiamo un valore medio compatibile con i contratti nazionali. E’ un passaggio importante,, questo”, conclude.