Lombardia sociale: apre bando (5mln) per favorire conciliazione vita-lavoro e welfare aziendale

Milano – Da mercoledì 4 maggio, attivo il bando regionale per favorire interventi di conciliazione vita-lavoro e di welfare aziendale.

Il bando, promosso dall’Assessorato a Famiglia, Solidarietà sociale, Disabilità e Pari opportunità di Regione Lombardia, è rivolto a partenariati pubblico-privati composti da almeno quattro enti, e almeno un ente pubblico, di cui due devono obbligatoriamente essere una micro e/o piccola impresa.

L’obiettivo dell’intervento consiste nel favorire la diffusione di iniziative di welfare aziendale, la corresponsabilità dei compiti di cura, l’armonizzazione tra vita privata e vita professionale e il sostegno alla genitorialità, anche al fine di garantire una maggiore parità tra uomini e donne nel lavoro e nell’accesso alle opportunità, promuovendo ad esempio misure di lavoro flessibile, servizi di assistenza e supporto al caregiver familiare e per la cura dei figli anche in periodi di chiusura scolastica oppure servizi salva tempo. I Destinatari delle azioni progettuali sono i dipendenti e le loro famiglie delle micro e piccole imprese coinvolte, che hanno almeno una sede operativa nel territorio di Regione Lombardia.

“L’emergenza pandemica e le conseguenti misure restrittive di contrasto alla trasmissione del virus – ha proseguito l’assessore a Famiglia, Solidarietà sociale, Disabilità e Pari opportunità di Regione Lombardia – hanno inciso non solo sull’attività delle imprese, ma anche nei confronti dei dipendenti e delle loro famiglie. La pandemia, tuttavia, ha portato molte più imprese a essere consapevoli del loro ruolo sociale e a mettere in campo un numero sempre crescente di iniziative di welfare. Proprio per questo, la Giunta regionale ha deciso di sostenere le aziende che scelgono di investire nel campo del welfare aziendale e della conciliazione”.

Le risorse disponibili ammontano complessivamente a 5 milioni di euro e sono ripartite tra le Ats in misura del 30% in parti uguali e del 70% in base alla popolazione generale da ultimo dato Istat disponibile. Il contributo regionale per ogni progetto di durata annuale è concesso fino ad un massimo del 70% del costo complessivo e comunque non superiore a 50.000 euro.