Agnelli (Confimi) su estate senza condizionatori: “Garantita la fine della produzione italiana”

Agnelli su estate senza condizionatori: “Garantita la fine della produzione italiana”

Roma – “Fare a meno dei condizionatori non è un problema per chi lavora in fabbrica. Del resto, non ci sono mai stati, non ci saranno questa estate. Il problema semmai è per i banchieri e per i bancari che vivono nel loro habitat di aria climatizzata. Poco male per questi nostri eroi, resisteranno. Il problema per chi conosce l’Italia e gli italiani c’è, ma è un altro. Un embargo immediato di gas ed energia equivale all’istantanea chiusura di migliaia di aziende. E spiego perché a chi non è pratico di lavoro. Fonderie, acciaierie, trafilerie, laminatoi infatti – e solo per fare qualche esempio – hanno bisogno di gas continuo per sciogliere, per trafilare, per estrudere materie prime. Cosa accadrebbe un minuto dopo la chiusura del gas: blocco degli impianti e cassa integrazione per tutte le maestranze al 100% dell’orario. Mancanza immediata di materie prime semilavorate con conseguenze negative per la produzione dell’intera filiera produttiva. Subentra poi l’impossibilità di riprendere l’attività produttiva: l’alluminio, l’acciaio, la ghisa, il rame, l’ottone allo stato liquido purtroppo senza “aria condizionata” si trasformano raggiungono lo stato solido bloccando gli impianti in modo irreparabile. A cascata in assenza di materia prime chiuderanno altre aziende, è così garantita la fine della produzione del Made in Italy per export e consumi interni. Crollo del gettito Ires, dell’Iva, dei contributi, dell’Irpef, dei consumi, aumento dei costi per gli ammortizzatori sociali e per i redditi di cittadinanza. Obbiettivo raggiunto una decrescita poco felice senza condizionatori”. Paolo Agnelli, industriale e presidente di Confimi Industria a commento della conferenza stampa del Presidente del Consiglio Mario Draghi.