Assimpredil, prezzi materie prime: subito l’intervento del Governo

Assimpredil, prezzi materie prime: subito l’intervento del Governo

Milano – “I prezzi di materie prime, prodotti e manufatti dell’edilizia sono ormai fuori controllo, registrando un aumento di oltre il 30% negli ultimi 10 mesi, ma il balzo dei costi degli ultimi dieci giorni, anche per effetto della crisi geopolitica in atto, mette fortemente a rischio i cantieri italiani.” Così la presidente Regina De Albertis ha aperto l’Assemblea Straordinaria di Assimpredil Ance, a cui hanno partecipato, in vario modo, oltre 30 protagonisti del mondo dele costruzioni e delle Istituzioni. “Solo per ricordare qualche dato – ha continuato la Presidente di Assimpredil Ance – ferro per cemento armato + 40%, bitume + 40%, gas naturale + 875%, energia elettrica + 542%, petrolio + 81% e gasolio +119%. Con questi costi i principali centri di trasformazione siderurgici, gli impianti per la produzione di laterizi, di conglomerati bituminosi, di conglomerati cementizi, di isolanti, di materie plastiche, di prodotti ceramici hanno sospeso o ci hanno preannunciato possibili sospensioni dell’attività. A cascata, gli effetti si ripercuotono sulle Imprese edili che saranno, molto probabilmente, costrette a chiudere i cantieri con danni economici e sociali incalcolabili.” “Si sta bloccando così quasi il 20% del PIL Italiano che è legato all’edilizia – ha proseguito De Albertis – e così si ferma la salvaguardia del territorio, la riqualificazione e messa in sicurezza di scuole e ospedali, la rigenerazione urbana, la riqualificazione energetica e sismica, la riqualificazione delle città e dei quartieri degradati, la casa sociale. Ma vuol dire anche mettere in forse gli interventi del PNRR e l’attrattività del territorio agli investimenti immobiliari”. “Gli interessanti interventi e la costruttiva partecipazione che hanno caratterizzato questa Assemblea Straordinaria di Assimpredil Ance – ha dichiarato Regina De Albertis – sono la prova che possiamo lavorare insieme per fermare l’assurdo effetto domino che sta sconvolgendo tutta la catena produttiva: fornitura, filiera, committenti pubblici e privati, enti finanziatori e decisori pubblici”. “Dobbiamo trovare insieme un punto di equilibrio o rischiamo davvero di bruciarci tutti, ma soprattutto è tutta l’Italia che rischia di patirne le conseguenze: è in gioco il modello di sviluppo del nostro Paese e non possiamo fermare un comparto che può contribuire anche a risolvere i problemi energetici italiani”. “Bisogna impedire che ciò accada, bisogna farlo con misure adeguate che al momento non ci sono! Per questo – ha concluso la Presidente di Assimpredil Ance – chiediamo che il Governo intervenga efficacemente e tempestivamente con: 1) una ricognizione straordinaria delle opere in fase di progettazione, al fine di valutare se le risorse stanziate anche dal PNRR sono sufficienti o se sia necessario riprogrammare e gli interventi meno urgenti; 2) chiediamo ammortizzatori sociali che sostengano le imprese e i lavoratori; 3) azioni volte a sostenere le esigenze di liquidità delle imprese a seguito degli aumenti dei prezzi; 4) misure atte a ridurre in modo significativo e non meramente simbolico il costo dei carburanti”.