Milano Beauty Week: il fatturato del settore

Milano Beauty Week: il fatturato del settore

Milano – L’industria cosmetica italiana può essere annoverata tra le eccellenze del nostro Paese. Qualità, innovazione, sicurezza e creatività sono peculiarità dei cosmetici made in Italy che li distinguono sui  mercati internazionali. Il tessuto imprenditoriale delle aziende presenti sul territorio nazionale ha  inoltre una decisa rilevanza in termini di fatturato e occupazione. Alcuni numeri possono aiutarci a inquadrare meglio questa realtà. Secondo i dati preconsuntivi 2021 il fatturato globale del settore cosmetico in Italia è pari a 11,7  miliardi di euro, con una crescita del 10,2% rispetto al 2020. Le previsioni per il 2022 ci proiettano  verso una ripresa e un superamento dei valori pre-pandemia con un valore di fatturato prossimo ai  12,5 miliardi di euro (nel 2019 era di poco superiore ai 12 miliardi). In Europa il nostro Paese è il  quarto sistema economico della cosmetica dopo Germania, Francia e Regno Unito. La vocazione ai mercati internazionali dell’industria cosmetica italiana è ben rappresentata da un  dato: oltre il 67% del make-up consumato in Europa è prodotto da imprese italiane, a livello  mondiale il dato tocca il 55%. Nel 2021 (dati preconsuntivi) le esportazioni sono cresciute del 13%  rispetto all’anno precedente e hanno registrato un valore di 4,7 miliardi di euro. Per il 2022 si  stimano una crescita del 7% e un valore complessivo dell’export cosmetico di 5 miliardi. Accanto alle aziende che producono cosmetici, vanno considerati i macchinari per la produzione e il confezionamento, il packaging, le materie prime, la distribuzione, la logistica e il retail: tasselli di  un quadro articolato che compone la filiera cosmetica. Questo sistema economico rappresenta un  fatturato di oltre 33 miliardi di euro. In Italia il settore cosmetico dà lavoro a 36mila persone, che salgono a quasi 400mila considerando  l’intera filiera e tutte le professionalità coinvolte (accanto agli occupati nelle aziende vanno infatti  conteggiati anche i professionisti afferenti ai canali di estetica, acconciatura, profumeria, farmacia,  erboristeria e vendita diretta). Le donne impiegate nel settore rappresentano il 54%, oltre 19mila,  circa il doppio della media dell’industria manifatturiera. Le laureate che lavorano nell’industria  cosmetica sono circa 1.700, ovvero il 45% dei laureati nel settore. In Italia le imprese della cosmesi investono circa il 6% del fatturato per l’innovazione e la  tecnologia, la ricerca e lo sviluppo, contro una media nazionale stimata attorno al 3%. A livello europeo, sono oltre 26mila gli scienziati impegnati nella ricerca e nello sviluppo dei  prodotti cosmetici per la bellezza e la cura di sé.