8 marzo, Milano: sicurezza in rosa
Milano – Oltre 330 persone seguite nel 2021 dal Presidio Criminologico Territoriale, servizio del Settore Sicurezza del Comune di Milano gestito dalla Cooperativa Sociale CIPM che si occupa soprattutto di trattamento di uomini autori di reati contro le donne e contro i minori. È questo il bilancio relativo all’anno scorso del Presidio che dal 2009 svolge un’attività clinico-trattamentale importantissima, rivolta sia ad autori di reati violenti in un’ottica di prevenzione della recidiva, sia a soggetti che si sentono a rischio di compiere condotte lesive. Nel 2021, il 26,8% delle persone trattate presso il Presidio del Comune è stato autore di maltrattamenti, il 25,3% di abusi sessuali contro minori, il 16,7% di abusi sessuali, il 13% dei casi riguarda episodi di pedopornografia, l’11,3% stalking. Il 42,5% delle persone arriva al Presidio Criminologico su invito dell’avvocato difensore, il 16,6% dagli uffici locali per l’Esecuzione Penale Esterna (U.E.P.E.), il 9,1% dal carcere e l’8,6% spontaneamente, il 23,2% dal Tribunale Ordinario, dalle Forze dell’ordine e dai servizi territoriali. Lavorare con gli uomini violenti che chiedono di essere aiutati significa prima di tutto aiutare le vittime, abbattere la recidiva e diffondere una cultura rispettosa della persona. Vengono effettuati interventi di valutazione, trattamento criminologico individuale e di gruppo, monitoraggio dei comportamenti violenti e delle condotte antisociali, in costante interazione con le forze dell’ordine, la magistratura e gli istituti di pena. Dallo scorso novembre sono poi ripresi i corsi di difesa personale femminile gratuiti “Sicurezza in Rosa” che, a causa della pandemia, era stato necessario sospendere. I corsi, volti ad illustrare le principali tecniche di difesa personale, vengono organizzati con regolarità: il prossimo ciclo, già il secondo del 2022, partirà il 15 marzo e proseguirà fino al 14 aprile. Le lezioni si svolgono presso la Scuola del Corpo della Polizia locale, con l’obiettivo di fornire nozioni semplici ma utili per capire e prevenire le situazioni di potenziale rischio per la propria incolumità, mettendosi in sicurezza. Ogni ciclo si articola in dieci incontri con cadenza bisettimanale. Nove lezioni hanno carattere tecnico/pratico e sono tenute da istruttori della Polizia locale abilitati all’insegnamento delle arti marziali e delle tecniche di difesa personale, il decimo appuntamento è di contenuto teorico con il Nucleo Tutela Donne e Minori della Polizia locale. I corsi sono aperti a tutte le donne, milanesi o presenti a Milano per la durata delle lezioni, anche minorenni e comunque senza limiti di età. La maggioranza delle partecipanti appartengono alla fascia d’età 40-50 anni e svolgono le professioni più svariate, molte anche le studentesse. Il Nucleo specializzato della Polizia locale nella Tutela di donne e minori nel 2021 ha trattato oltre 400 fascicoli di reati particolarmente odiosi come i maltrattamenti in famiglia, atti persecutori, violenze sessuali, revenge porn e pedopornografia. Il nucleo specialistico è composto da un ufficiale e 22 agenti, dei quali la maggior parte sono donne, e opera con la Procura della Repubblica presso il Tribunale ordinario e presso il Tribunale per i minorenni. Oltre alle attività di indagine vengono svolte anche attività importanti di prevenzione, con incontri di formazione nelle scuole e negli altri centri di aggregazione, presenze nelle università, allo scopo di coinvolgere le diverse fasce di età. Il Nucleo lavora a stretto contatto con servizi sociali, centri antiviolenza, case rifugio, servizi antiviolenza presso il pronto soccorso degli ospedali sul territorio per promuovere linee guida univoche da applicare negli interventi a favore delle donne e dei minori vittime di reati. “La violenza sulle donne, nelle sue varie forme, si vince con la diffusione della cultura del rispetto contro quella sessista e prevaricatrice – dichiara Marco Granelli assessore alla Sicurezza –. Ma per la sicurezza delle donne è anche necessario mantenere alta l’attenzione: controllare il territorio e raccogliere sempre segnali anomali che vengono dall’interno delle famiglie o dalla rete di relazioni, per questo è importante agire su più fronti”.