Flormart: più verde pubblico e riforestazioni grazie al PNRR

Flormart: più verde pubblico e riforestazioni grazie al PNRR

 Padova – Il PNRR rappresenta una grande occasione di crescita per il florovivaismo italiano, grazie ai finanziamenti che andranno agli enti locali per il verde urbano e la riforestazione. Servono però scelte rapide dei progetti, un approccio manageriale e la semplificazione delle procedure. La crescita del verde urbano può contribuire alla riduzione dell’inquinamento cittadino e al benessere fisico e psichico delle persone. E’ quanto emerso dal convegno odierno “Green Agorà: il Verde nel PNRR: occasione di sviluppo e qualificazione del verde urbano”, organizzato dalla fiera Flormart a Padova. Flormart, dal 1974 la fiera nazionale del florovivaismo, si terrà a Padova dal 21 al 23 settembre 2022, gestita da Fiere di Parma, grazie a un accordo decennale con Padova Hall. Il comparto florovivaistico italiano rappresenta il 5% dell’intera produzione agricola nazionale, per un valore di 2,7 miliardi di euro. Vi operano 13.633 aziende, che impiegano 100mila persone nella produzione diretta, cui vanno aggiunte quelle occupate nell’indotto. Le esportazioni di piante, fiori e fronde valgono poco più di 1 miliardo di euro (dati Istat, gennaio/ottobre 2021). Il convegno, cui hanno partecipato i principali operatori della filiera del verde, è stato aperto da un intervento di Carlo Ferro, Presidente di ICE – Agenzia, che ha detto: “L’export del comparto ha registrato un aumento del 21,6% nei primi sei mesi del 2021, rispetto al 2019. Noi siamo a fianco del florovivaismo, della fiera Flormart e delle altre manifestazioni di settore per favorire l’incoming di buyer esteri”. E’ seguito l’intervento di Stefano Patuanelli, Ministro per le Politiche Agricole, Agroalimentari e Forestali, che ha dichiarato: “Il PNRR è ormai entrato nella sua fase esecutiva e il settore florovivaistico, che può contribuire alla transizione ecologica,  è chiamato a una progettazione di medio e lungo periodo: dai giardini verticali, al riutilizzo degli spazi industriali, passando per il vertical farming, la logistica e le tecniche sostenibili di produzione in serra e in campo”. “Per sostenere questo processo di evoluzione – ha detto ancora il Ministro – la legge di bilancio 2022 ha previsto la proroga per il triennio 2022-2024 del Bonus Verde con la detrazione IRPEF del 36% delle spese sostenute per la cura del verde”. Tra gli interventi al convegno Flormart su verde e PNRR: “I finanziamenti devono essere programmati con oculatezza – ha detto Roberto Diolaiti, Presidente Pubblici Giardini – ispirandosi alle pianificazioni che molti Comuni hanno già approvato e i progetti dovranno essere effettivamente realizzabili. Vanno quindi individuate nuove sinergie e strategie che coinvolgano tutti i livelli della filiera (dai produttori, agli attuatori, fino ai gestori)”. Si dovrà tener conto di diverse criticità, come illustrato da Francesco Ferrini dell’Università di Firenze, Distretto Vivaistico Ornamentale di Pistoia: Senza cambiamenti sostanziali, i vivai nazionali non potranno soddisfare la crescente domanda di riforestazione. Mancano superfici utilizzabili per le piantagioni e contratti di dimensioni e durata sufficienti per giustificare gli investimenti, mentre una serie di vincoli ambientali frenano l’espansione delle superfici investite a vivaio”. “La revisione dei Criteri ambientali minimi (CAM) offre la grande opportunità d’inserire requisiti tecnici di ammissione nelle gare d’appalto che selezionino gli operatori economici in base alle effettive capacità tecniche – ha sostenuto Marco Magnano, Gruppo di lavoro CAM Pubblici Giardini – Viene poi introdotto l’obbligo, per le Amministrazioni con una popolazione superiore ai 15.000 abitanti, del censimento delle aree verdi”. Si lamentano però preoccupanti ritardi: “I Cam del verde risultano ad oggi non applicati in modo adeguato nelle gare d’appalto bandite dalla Pubblica Amministrazione – ha dichiarato Alberto Patruno, Segretario Generale dell’Associazione Nazionale Imprese di Difesa e Tutela Ambientale (Asso.Impre.Di.A.) – Ci si chiede se esistano le competenze tecniche e una sufficiente esperienza da parte delle risorse umane nella Pubblica Amministrazione”.