Fp Cgil, Milano, servizi all’infanzia: dall’emergenza usciremo solo con investimenti e assunzioni
Milano – “Apprendiamo – si legge in una nota Fp Cgil – dell’ordine del giorno approvato dal Consiglio comunale di Milano che ha come oggetto la “Sospensione dei doposcuola per i nidi e le scuole dell’infanzia comunali a seguito dell’emergenza covid da quarta ondata.” Durante le scorse settimane, Il personale educativo, amministrativo e di coordinamento degli Asili Nido e delle Scuole dell’Infanzia ha garantito l’erogazione dei servizi alla cittadinanza nonostante le mille difficoltà dell’emergenza sanitaria. Ora la recrudescenza dell’epidemia, l’intervento restrittivo dell’Ats, la contrazione degli orari di chiusura da parte del Comune, il diffondersi dei contagi tra il personale e gli stessi bambini stanno imponendo a tantissime famiglie gli ennesimi sacrifici. Di fronte a questa nuova fase dell’emergenza sanitaria, per noi resta fermo il principio della gestione diretta e pubblica dei servizi educativi. Se per il Comune di Milano questi servizi rappresentano un’eccellenza è anche per l’alta professionalità degli operatori, servono quindi ulteriori assunzioni che permettano di reperire personale qualificato sia per garantire l’attività ordinaria, sia per garantire una rapida riapertura del dopo- scuola. E ancora, il perdurare della pandemia rende urgente un intervento generale per la tutela della salute del personale e dei bambini: la ristrutturazione degli spazi e la manutenzione delle strutture per garantire sicurezza e qualità degli ambienti. Di fronte alla transitoria contrazione dei servizi educativi, seppur scettici di fronte a misure come il bonus baby sitter, in contrasto con il progetto di un percorso educativo basato sulla integrazione della comunità educante e la socializzazione dei bimbi, crediamo che le famiglie debbano essere sostenute e messe in grado reggere l’urto di questa ennesima ondata pandemica, a partire dal pieno ristoro dei costi aggiuntivi che stanno affrontando per il reperimento di soluzioni alternative. Dal canto suo, il governo deve provvedere a garantire la possibilità di fruire di permessi per le assenze dal lavoro legate alla contrazione dei servizi per emergenza sanitaria. I bambini meritano attenzioni e interventi di qualità”, conclude il sindacato.