Sciopero, Corriere: Landini e il grande disagio

Sciopero, Corriere: Landini e il grande disagio

Milano – Sul Corriere della Sera un commento di Dario Di Vico, che scrive: “Landini capisce che con la sterzata dei Conte e dei Di Maio si è creato un vuoto e posiziona la sua Cgil come un centauro, metà politico metà sindacale, che punta a conquistare il consenso dei diseguali e degli astensionisti. Nell’anno pre-elettorale non sarà facile ma il leader della Cgil ha fatto della caparbietà quasi un brand e tutto lo scetticismo esibito sul green pass, dunque, altro non era che una prova generale di un posizionamento postpopulista. Del resto non è nato dal nulla il ritornello intonato nel giorni scorsi dal fiancheggiatori dello sciopero: «Meglio che sia Landini a interpretare il Grande Disagio piuttosto che i terrapiattisti». Tutto lecito sia chiaro, in politica siamo abituati a ben altre e maldestre piroette, ci resta però il dubbio sul ruolo che il casting della Cgll riserverà a Bombardieri. E se, poi, l’analisi dal campo della politica si sposta a quello strettamente sindacale non si intravedono che macerie. Che fine faranno le relazioni industriali al tempo del Pnrr e della transizione ecologica? E, ancor di più, che ne sarà dell’unità sindacale?.”

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