Sciopero generale: chi si ferma e chi no

Sciopero generale: chi si ferma e chi no

Roma – Allo sciopero del 16 aderiscono sostanzialmente tutti i settori del pubblico e del privato, ma con alcune importanti eccezioni. Sono coinvolti nel blocco e dunque si fermano, a mero titolo esemplificativo, i trasporti locali e nazionali (dai bus alle metro ai taxi, dai treni agli aerei), gli uffici pubblici e privati, gli studi professionali, gli organi di Polizia, le aziende private, le fabbriche, le banche e così via. Nel trasporto pubblico locale e in quello ferroviario, ci sono due fasce garantite da 3 ore ciascuna al mattino e al pomeriggio, che coincidono con il periodo di maggior richiesta dell’utenza. Anche la Rai ha annunciato che la programmazione tv del 16 dicembre potrebbe cambiare: la televisione di Stato ha avvertito che Slc-Cgil e Uilcom-Uil hanno comunicato l’adesione allo sciopero generale per l’intero turno di lavoro, dalle ore 00.00 alle ore 24.00 del 16 dicembre. La programmazione, pertanto, potrebbe subire delle modifiche. Dallo sciopero del 16 dicembre è esonerato: il settore della sanità pubblica e privata, comprese le RSA, per salvaguardare il diritto prioritario alla salute dei cittadini in questa fase di emergenza pandemica; la scuola (che ha scioperato il 22 dicembre), per quanto riguarda i docenti e il personale ATA, ma attenzione, perché i servizi mensa invece non sono garantiti e dunque potrebbe essere necessario portare il pasto da casa; i settori dell’igiene ambientale; gli sportelli postali, peraltro nel giorno di conclusione di importanti pagamenti come l’Imu; aziende esonerate per singole concomitanze con agitazioni ravvicinate già annunciate, come le cooperative degli stenografisti dei tribunali, le imprese nelle pulizie multiservizi e nella vigilanza privata.

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