Paolo Agnelli, “Oro Grigio”: storia di una famiglia e di un imprenditore coraggioso
Milano – Tributo alla famiglia Agnelli (industriali dell’alluminio) in quel delle Stelline. L’occasione è la presentazione del libro di Paolo Agnelli “Oro Grigio”, edito da Solferino, supportato per le parti di contesto storico da Davide Franco Jabes, che tratteggia, dalla fine dell’Ottocento ai giorni nostri, inoltrandosi nel futuro, un grande racconto della bellezza e della difficoltà di fare impresa, che si intreccia alla saga di una famiglia (sull’asse Milano-Bergamo) e a quella di una nazione: delle sue epoche, delle sue sfide, del suo coraggio. Ma l’occasione è ghiotta perché attorno al tavolo, assieme a Paolo Agnelli (che, per inciso è anche presidente di Confimi Industria, associazione che raccoglie e tutela migliaia di imprenditori), c’è l’assessore regionale Guido Guidesi e il vicedirettore del Corrierone Antonio Polito. Superata brillantemente la narrazione familiare degli Agnelli, “una saga che si snoda attraverso tre secoli, fatta di scelte temerarie, di duro lavoro, della testardaggine di piccoli sconosciuti eroi di provincia alla scoperta del mondo, in un’Italia ancora tutta da inventare”, arriva il momento dei ricordi, come quello della mitica borraccia passata di mano tra Bartali e Coppi, fabbricata proprio dagli Agnelli che (per inciso) si sono inventati pure l’economia circolare, già durante la guerra, riciclando l’alluminio degli aerei Caproni. Ma l’attualità bussa pesantemente alla porta. Ed è Paolo Agnelli a dare un paio di segnali forti, il primo è rivolto ai giovani: “Andate pure all’estero a imparare ma poi non fatevi fagocitare, tornate in Italia, perché qui c’è bisogno di voi”. Poi un appello alla politica: “L’anno prossimo la mia azienda spenderà 7 milioni in più solo di caro-energia, mentre c’è chi ha fatto le barricate per impedirci di andare a raccogliere il gas nelll’Adriatico”. Ogni commento è superfluo. Molti applausi, anche quando, con un filo di amarezza, Agnelli ricorda che, con gli ordini pronti fino al 2022, “l’azienda fatica ad ampliare il forno, per motivi burocratici”.
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