Milano – “In merito alle nuove disposizioni sanitarie a contrasto della pandemia covid 19 stabilite con ordinanza del Ministro della Salute del 14/12/21 per l’ingresso in Italia anche ai possessori di green pass, che introduce il tampone obbligatorio per chi arriva in Italia anche dai Paesi Ue, anche se è vaccinato, fermo restando la necessità di un coordinamento comunitario che consenta una gestione congiunta alle frontiere degli Stati, i sindacati Cgil, Cisl e Uil, chiedono che venga posta la massima attenzione in merito agli spostamenti in ingresso ed uscita tra l’Italia ed i paesi limitrofi e confinanti per i lavoratori frontalieri e transfrontalieri. Venga confermata l’esenzione dall’obbligo del tampone Covid a chi si reca all’estero, entro 60 chilometri dal luogo di residenza, domicilio, abitazione, e torna in Italia entro un tempo limitato e determinato (ai sensi della direttiva comunitaria) sui lavoratori frontalieri nonché per i periodi più lunghi per i lavoratori distaccati transnazionali, analogamente per chi arriva in territorio nazionale per poi tornare al domicilio all’estero”, così in una nota unitaria le organizzazioni sindacali dei frontalieri.