Fillea Cgil, Feneal Uil della Lombardia: insieme per la giustizia, gli edili, lo sciopero e l’informazione itinerante

Fillea Cgil, Feneal Uil della Lombardia: insieme per la giustizia, gli edili, lo sciopero e l’informazione itinerante

Milano – “Feneal e Fillea della Lombardia hanno deciso di informare i lavoratori edili e della filiera delle costruzioni sulle ragioni dello sciopero generale del 16 dicembre anche con camion di informazione itinerante. Oggi e domani i camion transiteranno nei cantieri della Lombardia e davanti alle portinerie delle fabbriche”. A dirlo Enrico Vizza e Ivano Comotti, rispettivamente segretari generali di Feneal Uil e Fillea Cgil Lombardia. La scelta dei camion serve a raggiungere quante più persone possibili in ambienti di lavoro molto frammentati. Come spiegano i due dirigenti: “Oltre alle assemblee e ai volantinaggi davanti ai luoghi di lavoro, Feneal e Fillea, in considerazione dell’enorme frammentazione dei luoghi di lavoro, tipica del settore edile, ritengono utile anche lo strumento dell’informazione itinerante”. “CGIL e UIL scioperano per rivendicare un intervento fiscale equo per i redditi bassi e per una maggiore redistribuzione e progressività secondo quanto definito dalla Costituzione Italiana, per contrastare la precarietà lavorativa foriera dell’esclusione sociale, per garantire un’occupazione stabile a partire dalle donne e dai giovani, per rivendicare una seria e coerente lotta all’evasione fiscale”. “Urge una riforma strutturale delle pensioni – continuano i due sindacalisti – che garantisca la pensione di garanzia dei giovani dimostrando di pensare al loro futuro, è necessaria la flessibilità in uscita facilitando chi svolge lavori gravosi e i lavoratori precoci, è impellente prevedere 30 anni di contributi per l’accesso all’APE social per i lavoratori edili che sono discontinui, che svolgono lavori pesanti, usuranti e gravosi. Serve una maggior giustizia sociale che aumenti le risorse per la sanità stabilizzando il personale, che riduca le diseguaglianze e i divari nel paese e tra i lavoratori. Il silenzio assordante che calerà nei cantieri e nei luoghi di lavoro il 16 dicembre, narrerà tutte queste cose”.

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