Ex Ismes di Seriate, raggiunto l’accordo, FLAEI CISL: “Una intesa complicata”

Ex Ismes di Seriate, raggiunto l’accordo, FLAEI CISL: “Una intesa complicata”

Seriate – Sindacati e azienda hanno raggiunto l’accordo sul futuro della CESI (Ex ISMES), sottoscrivendo un verbale che contiene i punti principali per la tutela dei 44 lavoratori coinvolti con la cessione alla Società ISTEDIL. Con l’intesa, ai lavoratori verrà mantenuta l’attuale sede di lavoro, nonché i trattamenti economici e normativi individuali applicati, oltre a quelli maturati (quali, ad esempio, ferie e permessi, oltre che il trattamento di fine rapporto), nonché l’anzianità di servizio, stante il passaggio del rapporto di lavoro senza soluzione di continuità.  Ai lavoratori interessati sarà mantenuto il CCNL Elettrico, così come la contrattazione di secondo livello e confermati tutti i trattamenti applicati. Nell’arco del triennio 2022-2024, se CESI SPA riassorbisse le attività oggetto della cessione, si valuterà l’opportunità di offrire, nei limiti delle proprie disponibilità, il rientro in CESI SPA dei lavoratori trasferiti addetti al ramo odierno. Infine, avverranno nuove assunzioni nell’ambito del CCNL adottato per i lavoratori addetti ad attività comparabili nella sede di lavoro di assunzione. “Vi sono stati alcuni momenti di tensione, anche fra le OO.SS. rappresentative dei vari CCNL – spiega Carlo Meazzi, della segreteria regionale di FLAEI CISL -, ma alla fine abbiamo trovato un equilibrio comune. Il difficile arriverà ora con la richiesta di un Piano Industriale coerente con le prospettive descritte. Nelle verifiche che avverranno entro i prossimi tre anni la questione del CCNL di riferimento diventerà un passaggio molto delicato. Per noi, la giusta conclusione dovrà essere l’applicazione del contratto degli elettrici per tutti i lavoratori della nuova società. La valorizzazione della sede di Seriate –conclude il sindacalista CISL – dovrà concretizzarsi non solo con il rilancio del marchio ISMES, ma con una crescita autorevole di figure professionali all’altezza della sfida, anche con la valorizzazione delle professionalità presenti”.

 

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