Garavaglia: le anomalie del reddito di cittadinanza
Roma – In una intervista sul Messaggero il ministro del turismo Massimo Garavaglia critica il reddito di cittadinanza. “Tutti, dico tutti, lamentano la stortura creata sul mercato del lavoro dal reddito di cittadinanza – si legge -. Una stortura particolarmente dannosa, oggi e in futuro. Nella sostanza, il reddito di cittadinanza, ma ci metto anche la Naspi, fanno una vera e propria concorrenza al reddito da lavoro, come del resto sottolinea pure Federturismo. Da sostegno anti-povertà il sussidio dei Cinquestelle si è trasformato dunque in un disincentivo a lavorare? Beh, per capirlo basta sfogliare qualche libro di storia dell’economia o letto una delle tante encicliche della Chiesa sulla dottrina sociale e sul principio di sussidiarietà. Non è un caso se tale principio, abbozzato nella Rerum Novarum di Leone XIII, viene approfondito 40 anni dopo da Pio XI, ossia nel 1929, cioè l’anno della grande crisi americana. L’impatto di quella crisi sull’economia globale non fu molto diverso da quello prodotto dalla pandemia. Nelle due encicliche, e nelle successive che arriveranno negli anni seguenti, viene perfezionato gradualmente il principio di sussidiarietà. E questo stabilisce che la presenza dello Stato deve essere limitata nel tempo, altrimenti distorce l’economia. Esattamente quel che avviene. I percettori attivabili, secondo i dati diffusi dall’Anpal, sono 1,1 milioni. Ma il 75% non cerca lavoro. Come se ne esce? Quando si rompe un ferro da stiro, prima si prova a ripararlo. E se non ci si riesce, lo si cambia. Ecco, credo sia arrivato il mo mento di cambiare il meccanismo dei sussidi”.
Utilizziamo i cookie per essere sicuri che tu possa avere la migliore esperienza di navigazione sul sito imprese-lavoro. Quindi, se vai avanti a navigare o schiacci ok, presumiamo tu sia d'accordo con l'uso dei cookies!Ok