Milano: accordo sulla buona movida

Milano: accordo sulla buona movida

Milano – Il Comune lavora per un patto pubblico-privato contro la movida selvaggia – lo scrive il quotidiano il Giorno – e ha appena stanziato 200 mila euro per finanziare associazioni di commercianti, e non solo, capaci di favorire la gestione ordinata delle aree esterne ai locali più frequentati dal popolo della notte. La Giunta comunale venerdì ha approvato le linee di indirizzo per la sottoscrizione di un Protocollo d’intesa che veda come protagonisti, oltre a Palazzo Marino, la Prefettura, l’Ats della Città metropolitana, l’Università Bicocca, l’Epam e l’Associazione Italiana Sicurezza Sussidiaria. L’obiettivo finale? “Attivare sinergie virtuose per la messa in campo di azioni innovative per la qualità del divertimento notturno giovanile, con l’obiettivo di promuoverne un modello sano e rispettoso della città e dei suoi abitanti, per garantire ai residenti e ai fruitori contesti più sicuri, responsabili ed eco-sostenibili, limitando nel contempo i grandi assembramenti e il rumore all’aperto”. Le principali aree dove mettere in atto le iniziative anti-movida selvaggia dalle 21 del venerdì alle 2 del sabato e dalle 21 del sabato alle 2 della domenica sono: piazza Duomo/piazza Mercanti; corso Garibaldi/corso Como/via Monte Grappa; Darsena/Navigli; Brera; Colonne di San Lorenzo; piazzale Archinto; quartiere Lazzaretto/via Lecco/via Melzo; Arco della Pace; Quartiere Isola; piazza Minniti/via Borsieri; Area Nolo; via Tortona. In vista della sottoscrizione del Protocollo, che avrà validità di un anno, il Comune si impegna a “introdurre, attraverso gli strumenti normativi ritenuti opportuni, eventuali limitazioni agli orari di asporto di prodotti alcolici nonché il divieto di vendita di bottiglie in vetro e lattine”. Un argomento di strettissima attualità nella contesa legale tra residenti e commercianti del tratto di corso Garibaldi compreso tra via Moscova e via Marsala: dopo una serie di pronunciamenti di Tar e Consiglio di Stato, Palazzo Marino ha dovuto introdurre una serie di norme stringenti per garantire il diritto alla quiete dei cittadini, in particolare lo stop all’asporto dalle 22 e la chiusura dei dehor a mezzanotte in tutti i giorni della settimana.

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