Milano: pioggia di verbali sullo storico bar Jamaica

Milano: pioggia di verbali sullo storico bar Jamaica

Milano – Lo storico bar Jamaica, da sempre luogo di ritrovo preferito di poeti, pittori, giornalisti in Brera dal 1911, si trova oggi a combattere senza armi, non solo la pandemia, rischiando tutto. Oltre alla chiusura forzata che dura ormai da oltre un anno, con scarse e insufficienti eccezioni, ora la novità, inedita e inquietante e della quale ancora non si era sentito parlare, consiste nel vedersi recapitare un verbale, riguardante giorni precedenti, senza nessuna possibilità da parte del ristoratore di verificare cosa e come, secondo le forze dell’ordine, si fosse sbagliato, facendo semplicemente il proprio lavoro. Le attuali normative per il contenimento del Covid-19 hanno portato lo storico bar Jamaica a poter lavorare, come tutti gli altri ristoratori, solo in determinati orari e con innumerevoli restrizioni, come prescrive la normativa vigente ed alla qual il Jamaica si è sempre adeguato. Questo anche assumendo personale ad hoc adibito al controllo di eventuali assembramenti fuori dal locale. “Purtroppo a quanto pare non basta – afferma Micaela Mainini titolare del Jamaica – e la situazione sta diventando decisamente insostenibile. Dopo la chiusura di 5 giorni  a seguito dell’accertamento del 26 marzo, ci troviamo oggi a dover affrontare un verbale che ci è stato rilasciato due giorni dopo l’accertamento senza nessuna spiegazione in merito alla violazione. Siamo stufi di questa situazione insostenibile, siamo i primi a chiamare la polizia locale in caso di assembramenti perché non vogliamo rischiare il nostro lavoro, ma non possiamo neanche diventare responsabili di tutta via Brera. Abbiamo affidato tutta la pratica all’Avv. Daria Pesce che ci aiuterà a fare chiarezza sull’argomento. Come avevamo già dichiarato nel precedente lockdown il Bar Jamaica ha resistito anche sotto ai bombardamenti ma questa volta la “guerra” ci sta mettendo a dura prova”. “È necessario evidenziare che il Bar Jamaica sta subendo conseguenze altamente pregiudizievoli – spiega l’avvocato Daria Pesce legale del Jamaica –  in ragione dell’assoluta genericità ed ambiguità della normativa emergenziale sanitaria, in particolare l’art. 1 comma 2 lett. gg della L. 35/2020 secondo il quale ‘previsione che le attività consentite si svolgano previa assunzione da parte del titolare o del gestore di misure idonee a evitare assembramenti di persone, con obbligo di predisporre le condizioni per garantire il rispetto della distanza di sicurezza interpersonale predeterminata e adeguata a prevenire o ridurre il contagio’. Nonostante l’evidente lacunosità della legge, il Bar Jamaica ha sempre rispettato ogni previsione richiamata dal predetto articolo; tant’è che gli esercenti dello storico Bar non solo hanno recintato con nastro rosso l’area adiacente all’attività stessa, ma addirittura hanno assunto un addetto al precipuo fine di regolare il flusso di persone che, da sempre, si concentra nell’area via Brera. Tuttavia, il Bar Jamaica è stato più volte ingiustamente sanzionato. Pertanto, gli esercenti dell’attività intendono porre in essere ogni azione giudiziaria ed amministrativa al fine di eliminare qualunque forma di pregiudizio e di persecuzione.”