Vaccini nelle aziende, i commenti di Confindustria Lombardia, Confapi e Associazione Medici del Lavoro

Vaccini nelle aziende, i commenti di Confindustria Lombardia, Confapi e Associazione Medici del Lavoro

 

Milano – “Questo protocollo – ha commentato Marco Bonometti, presidente di Confindustria Lombardia – è la nostra risposta operativa per contribuire concretamente nella campagna vaccinale in Lombardia, nella consapevolezza che ogni modello organizzativo è condizionato da molteplici fattori, tra cui la disponibilità di vaccino e la logistica necessaria”. “Il mondo industriale – ha proseguito – vuole dare una risposta concreta alla necessità di vaccinare il maggior numero di persone nel minor tempo possibile. Solo il vaccino potrà permetterci di contenere l’espansione del contagio e tornare di conseguenza ad una vita normale. Per ripartire, procedendo a tappe forzate nella vaccinazione di tutti coloro che lo vorranno a partire dai soggetti più fragili, è fondamentale rinsaldare la collaborazione e le sinergie tra istituzioni e attori economici e sociali del territorio”. “Coniugare la salute e le attività produttive – ha sottolineato Maurizio Casasco – è fondamentale. Le due cose non sono disgiunte. Temiamo moltissimo le varianti, prima riusciamo a vaccinare tutti meno contagi avremo, meno contagi avremo, meno varianti avremo”. “È una corsa contro il tempo – ha detto ancora – non è questione di priorità, di una categoria rispetto a un’altra ma di velocità. Abbiamo un mese , un mese e mezzo. I vaccini arriveranno e la Lombardia deve essere organizzata in questo senso e andare nelle industrie e nelle aziende a vaccinare. Le aziende devono essere un luogo sicuro, garantire la salute a chi lavora, garantire il lavoro, i posti di lavoro e garantire la produttività”. “Il virus del Covid , non è tipico degli ambienti di lavoro ma è un  rischio, è presente in tutti gli ambienti di lavoro quindi vede anche noi come associazione scientifica dei medici del lavoro partecipi, coinvolti e consapevoli di quello che può essere il nostro apporto” ha commentato Rino Donghi, Rino Donghi, consiglio direttivo Associazione Nazionale Medici del Lavoro. “Abbiamo deciso di aderire a questo progetto pilota che deve vedere la partecipazione libera e consapevole delle aziende e dei medici. L’apporto della nostra parte sanitaria – ha concluso – può essere quella di partecipare, collaborare e predisporre  le modalità di questo provvedimento, cioè la vaccinazione, possa essere fatto in sicurezza ed efficacia”.