Assolombarda celebra il “genio” della cultura d’impresa

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Milano – L’impresa è cultura e la cultura d’impresa è un asset fondamentale di competitività, soprattutto oggi per progettare la ricostruzione dopo la crisi. La cultura d’impresa è la perfetta sintesi tra sapienza umanistica e conoscenza scientifica, tra bellezza e qualità del “fare, e fare bene” che domina il tessuto produttivo italiano, capace di reggere le sfide dell’evoluzione dei mercati internazionali e dei tempi. È l’attitudine costante delle aziende italiane al cambiamento per vincere la sfida dell’innovazione. Le imprese sono motore di sviluppo sostenibile, comunità ricche di intraprendenza, orgoglio e passione, resilienza e inclusione sociale: sono il motore fondamentale del cambiamento positivo e i loro valori sono oggi elementi essenziali per rilanciare la crescita economica e sociale. Si tratta di un insieme di elementi distintivi che Assolombarda promuove nelle diverse iniziative virtuali ideate in occasione della 19ma “Settimana della Cultura d’Impresa” – promossa da Museimpresa in collaborazione con Confindustria, con il duplice obiettivo – da un lato – di sostenere la cultura d’impresa quale fondamento del tessuto economico e sociale e valore per la rinascita del Paese e – dall’altro – di avvicinare e sensibilizzare i giovani ai valori e all’identità del sistema produttivo del nostro territorio. Assolombarda, attraverso il suo web magazine “Genio&Impresa”, propone, un palinsesto di approfondimenti. Dal “coraggio” con la video intervista allo storico inglese John Dickie sulle vocazioni del tessuto produttivo di Milano, Monza Brianza, Lodi e Pavia, al “saper fare” con l’intervista a Marco Belloli, direttore scientifico della Galleria del Vento del Politecnico di Milano, un luogo dove la capacità di innovare dell’impresa trova riscontro e spinta propulsiva. Dalla “comunità” con le illustrazioni di Marta Signori, al “capitale umano” con una riflessione a firma di Agostino Santoni, ad Cisco Italia, dedicata alle leve per competere: persone, inclusione digitale e creatività. – Al valore della “memoria” attraverso un podcast di nove puntate, con documenti audio originali, che ripercorre la storia della “Piccola industria” lombarda dal secondo dopoguerra ad oggi insieme alla trasformazione dei suoi territori. Alla “responsabilità” rappresentata da un’intervista al regista Luca Lucini, che sostiene la proposta dell’Associazione Registi a favore dell’industria dell’audiovisivo, duramente colpita dalla crisi Covid, per incentivare la realizzazione di produzioni totalmente italiane. Fino alla “resilienza” con il racconto della Fondazione Orchestra Sinfonica e Coro Sinfonico Giuseppe Verdi che, con Assolombarda, Bicocca e Politecnico, hanno messo tecnologia e innovazione al servizio della cultura, al fianco dei professori di orchestra, per riportare la musica dal vivo in sicurezza. Saperi e innovazione, formazione e saper fare. La formazione, come ha sottolineato il presidente Alessandro Spada, è la più importante infrastruttura sociale, è la chiave del futuro del nostro Paese. Un legame, quello tra imprese e mondo della formazione che, nonostante la didattica a distanza, deve rimanere saldo. Proprio in questa logica di rapporto continuo e proficuo tra impresa e giovani, si inseriscono numerosi webinar, promossi da Assolombarda. Ieri Pietro Guindani, vicepresidente di Assolombarda con delega a Università, Innovazione e Capitale Umano, ha dedicato un focus, sullo sfondo dei finanziamenti del Next Generation, agli investimenti per la formazione tecnica e la riscoperta dei saperi artigiani, che stanno alla base della cultura imprenditoriale italiana e di quel “Made in Italy” che ci ha resi un’eccellenza a livello mondiale. Ma la chiave del saper fare non risiede solo nei contenuti o nella manualità, non solo nella competenza legata agli strumenti di lavoro o alle sue dinamiche. Il saper fare non è un processo, ma una articolazione tra l’esperienza e la competenza, tra l’amore per il proprio lavoro e il segno dell’innovazione. Un tema di cui si è parlato nel webinar “Cultura e Impresa: esperienze di Debate” nel corso del quale è stato presentato il primo corso di Debate sul rapporto tra impresa, società e cultura nato dalla collaborazione tra Liuc, Museimpresa, Fondazione Dalmine, Archivio del Cinema Industriale e della Comunicazione d’Impresa, Società Nazionale Debate Italia e Fondazione Giuseppe Merlini. Le lezioni, completamente gratuite, si concluderanno a gennaio 2021, coinvolgendo oltre un centinaio di scuole da tutta Italia, con lo scopo di sviluppare, nei giovani, competenze critico-riflessive e un metodo di analisi e di sintesi delle informazioni. Infatti, proprio la capacità di analisi, di confronto, di selezione delle informazioni più importanti e di rielaborazione dei concetti principali sono fondamentali chiavi di lettura per interpretare e risolvere le questioni, di diversa natura, che i giovani di oggi e gli adulti di domani sono chiamati ad affrontare. Soft skill che costituiscono la forma mentis dei lavoratori e dei cittadini del futuro.

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Milano – Tra le competenze più richieste dal mondo del lavoro troviamo quelle Steam, strettamente correlate alla vocazione di innovazione che il nostro territorio concentra. Sarà questo uno dei temi al centro del “Premio Itwin 2020”, organizzato dall’Associazione italiana Donne inventrici e innovatrici, in collaborazione con Assolombarda e Steamiamoci, questa mattina. L’evento, nel quale interverrà anche Alessandro Spada, presidente di Assolombarda, sarà l’occasione per premiare i migliori brevetti al femminile, in tutti i campi scientifici, ingegneristici, tecnici e tecnologici, con particolare riferimento a salute e life sciences, ict, energia, ambiente, ma anche arte e artigianato, moda, design, formazione. Ancora l’incidenza femminile sul mercato del lavoro in queste discipline non è soddisfacente. Un’economia e una società sostenibili hanno il compito di promuovere l’importanza delle donne nel tessuto culturale e produttivo, trovare misure per aumentarne incidenza e valore. Il gender gap può essere colmato solo promuovendo un forte cambiamento culturale. In questa direzione, le role model protagoniste di questa iniziativa sono esempi vincenti per le giovani generazioni. E, non a caso, anche l’Europa ci chiede di investire in questo cambiamento con le risorse del Recovery Fund. Infine, venerdì mattina, il “Pmi day” vedrà protagoniste quattro aziende del territorio ma aperte alla internazionalizzazione: Chemical Road Master di Milano, Carpanelli di Monza e Brianza, Polenghi Group di Lodi, Ics di Pavia che si racconteranno ai ragazzi delle scuole superiori tramite la voce degli imprenditori. Un’occasione per fare entrare virtualmente gli studenti nelle imprese, arricchendoli di un’esperienza importante che ha l’obiettivo di avvicinarli al mondo del lavoro e ai valori del fare imprese e che senza il digitale oggi, a causa della pandemia, non sarebbe stata possibile. Un percorso virtuale alla scoperta della cultura d’impresa, un patrimonio a disposizione delle giovani generazioni per contribuire alla ricostruzione del tessuto economico e sociale del territorio e del Paese.