Lavoro: scontro sindacati palazzo Marino

Lavoro: scontro sindacati palazzo Marino

Milano – Cisl e Uil criticano Palazzo Marino perché si sarebbe mosso in ritardo nell’affrontare temi cruciali come la fine del blocco dei licenziamenti e gli sfratti. Risposta secca di Sala perché “dovrebbe essere il tempo della collaborazione”. Mentre l’assessore alle Politiche del Lavoro, Cristina Tajani che sta portando avanti in prima persona i vari tavoli aperti con le rappresentanze sindacali, al Corriere dice: “Abbiamo appena chiuso due cantieri importantissimi sulle politiche occupazionali e lo smart working, altri ne stiamo chiudendo. Concentriamoci sulle cose che possiamo portare a casa subito, consapevoli che la porta del dialogo è sempre aperta. Se ci sono altre proposte concrete noi siamo qua. Ora è il tempo di unire le forze”. “È una discussione che abbiamo già intrapreso con i sindacati. Un primo livello di risposta sono le assunzioni che il Comune farà nel triennio 2020-2023. Un secondo livello è il lavoro che stiamo facendo sul tema appalti per tutelare i lavoratori più fragili nella catena del terziario e dei servizi. Il terzo livello a cui stiamo lavorando è il rafforzamento delle politiche attive della formazione per gestire eventuali esuberi il cui blocco o sblocco non dipende da noi ma dalla volontà del governo e quindi passa sopra la nostra testa. In ogni caso noi ci stiamo attrezzando per gestire le conseguenze”. “A breve uscirà il bando del Fondo di mutuo soccorso che mette a disposizione 5 milioni di euro per quelle attività commerciali o artigiane che in questa fase scelgono di stabilizzare il personale o di fare assunzioni. È una misura estremamente concreta rivolta al sostegno dell’occupazione”. “Siamo aperti ai contributi e alle proposte — continua Tajani — Se ci sono altre idee su cui confrontarsi noi siamo pronti a discuterli. Noi siamo scesi sul terreno della concretezza e abbiamo dimostrato che i tavoli aperti si sono chiusi grazie alla volontà di utti. Se ci sono altri temi da affrontare noi ci siamo, anche perché i tavoli sono quotidiani. Questo è il momento di darsi degli obiettivi e di perseguirli tutti insieme perché il tema non è solo la credibilità dell’amministrazione o delle singole parte sociali: in discussione c’è il futuro della città. Ci sono le condizioni per lavorare bene insieme al di là delle polemiche che durano un giorno”.