Bergamo – Si è tenuta oggi presso il Tribunale di Bergamo l’udienza preliminare del processo che vede imputato il cuoco di un bar del centro citta’ per il reato di molestie e violenza sessuale commesso ai danni di una collega di lavoro due anni fa. Al termine dell’udienza di questa mattina l’imputato e’ stato rinviato a giudizio davanti al Collegio per il prossimo il 2 luglio 2020. FISASCAT CISL, sindacato al quale la donna e’ iscritta, assistita dall’Avvocata Maria Grazia Sangalli, ha chiesto di essere ammessa quale parte civile, nel procedimento, quale soggetto direttamente danneggiato dalla condotta, anche con il suo servizio “Forza Fragile”. La richiesta e’ stata accolta dal GUP, insieme a quelle avanzate dalla persona offesa e della Consigliera di parita’ della provincia di Bergamo, entrambe difese dall’avv. Miriam Campana. “Si tratta di un risultato storico e molto positivo – commenta Alberto Citerio, segretario generale FISASCAT- : per la prima volta e’ riconosciuto che la condotta penalmente rilevante si e’ posta anche in contrasto con il preciso fine statutario del nostro sindacato, promuovere e sostenere una politica sindacale che realizzi le pari opportunita’, la tutela e la dignita’ della persona sul luogo di lavoro”. “La costituzione di parte civile – aggiunge – consentira’ a FISASCAT, una volta accertata la penale responsabilita’ del cuoco, di chiedere il risarcimento dei danni sia morali che patrimoniali, per la copiosa attivita’ di assistenza e sostegno alla vittima svolta per svariati mesi dopo i fatti”.