Giochi, allarme Cgil Milano. Bonini: ”Bisogna vigilare sul lavoro nero”

Milano – Si parla di 3 miliardi di investimenti più altri 1,2 d’indotto per le Olimpiadi di Milano e 22mila posti di lavoro da qui al 2026. Dopo l’esperienza di Expo i sindacati confermano il modello organizzativo. Massimo Bonini, segretario della Camera del Lavoro è soddisfatto ma invita, in una intervista ad Affaritaliani.it, a vigilare “sulla tutela dell’ambiente e contro il lavoro nero”. “E’ un grande risultato anche per la città ed è un riconoscimento internazionale, di fatto. Va dato atto al sindaco Sala che ci ha creduto, caparbiamente, fino in fondo. Anche quando ci fu la polemica con Torino e le divisioni nel governo, lui ha sempre tenuto la barra dritta. Ha convinto anche il mondo dello sport che il brand Milano poteva essere vincente”. Detto questo, sottolinea Bonini “per noi grandi aspettative, si va avanti in continuità dopo l’esperienza di Expo. Fortunatamente non ci sono a Milano, grandi lavori da fare, crediamo nel tema della sicurezza nel lavoro, auspichiamo che gli accordi fatti con Expo possano essere ripristinati. Ma che si pensi soprattutto alla sostenibilità ambientale. Lo dico per Milano ma anche per le montagne della Lombardia, perché se riusciamo a dare questa impronta, così come Expo aveva dato il segno nella sostenibilità nell’alimentazione, così le Olimpiadi potranno dare l’impronta di una complessiva sostenibilità ambientale, perché le cose si possano fare senza distruggere ciò che di bello la natura ci ha dato”. Ottenuta la vittoria, conclude il segretario della Camera del Lavoro, “ora rifletteremo per capire le caratteristiche dell’evento. Ci confronteremo con Torino, che ha già avuto l’esperienza del 2006. Sul fronte del commercio, i ristoranti e i pubblici esercizi, all’epoca di Expo, non avevano brillato per grandi intese. Anche perché la legge ha liberalizzato tutto. Noi cercheremo di fare la nostra parte, la priorità è e resta la legalità e soprattutto la correttezza nell’applicazione dei contratti di lavoro. Quello è un settore falcidiato, nei giorni scorsi anche la guardia di finanza ha registrato tantissime irregolarità (nei locali etnici ndr)”.