Milano – “Il Lago di Garda rappresenta una destinazione turistica molto importante per Regione Lombardia,luogo dalla notevole attrattività e con una varietà di offerta
considerevole. Ora l’obiettivo, grazie alla collaborazione tra istituzioni, associazioni di categoria e professionisti del settore, è elaborare idee e progettualità nuove per far sì che i
flussi turistici possano crescere ulteriormente”. E’ il messaggio che l’assessore regionale al Turismo, Marketing Territoriale e Moda ha lanciato a Sirmione (BS), nel corso del
primo ‘Convegno nazionale sul Turismo’. “La Riviera del Garda – ha detto l’assessore regionale – è una delle destinazioni più importanti della Lombardia. Questo è un territorio che ha saputo fare squadra raggiungendo numeri straordinari con oltre 1 milione e 800 mila arrivi e quasi 8 milioni di presenze”. Per quanto concerne i flussi turistici, gli arrivi nel periodo 2013-2018 hanno mostrato una continua e significativa crescita (+32%). Tale incremento ha riguardato sia gli italiani (+34%), sia gli stranieri (+31%). Per effetto di questi incrementi il numero degli arrivi è passato da poco più di 1 milione e 380 mila del 2013 a oltre 1 milione e 824 mila nel 2018. Osservando le presenze, anche in questo caso si registra una crescita sostenuta, seppur più contenuta (+22%). I pernottamenti complessivamente registrati passano da poco più di 6 milioni e 408 mila a oltre 7 milioni e
825 mila nell’intero periodo considerato. Per quanto concerne la permanenza media globale, è passata dai 4,6 giorni del 2013 ai 4,3 del 2018: tra i visitatori italiani era di 2,9 nel 2013 ed è divenuta 2,6 nel 2018, mentre tra i turisti stranieri si è passati dai 5,4 del 2013 ai 5 nel 2018. La Germania e più in generale i paesi del nord Europa si confermano anche nel 2018 i principali paesi di provenienza dei turisti stranieri. Per quanto riguarda
i tedeschi si segnala una lieve flessione negli arrivi – oltre 607 mila – contro una aumento delle presenze – quasi 3 milioni e 500 mila; gli inglesi aumentano sia per arrivi sia per presenze. I tassi di crescita maggiori in termini di arrivi vengono fatti registrare da polacchi (12,3%) e dai francesi (11,7%) mentre la contrazione maggiore si registra tra i danesi (-14,1%). Capitolo presenze: gli aumenti maggiori si registrano di nuovo tra polacchi (11,8) e francesi (9,1) mentre è tra i danesi (-12%) e belgi (-7%) che si rilevano le diminuzioni più rilevanti. Gli olandesi conservano il primato per durata media del soggiorno con 8,1 giornate, seguono quindi i danesi con 6,2 giorni, i belgi con 5,9 giorni e i tedeschi con 5,7 giorni. L’assessore Magoni ha poi ricordato l’importanza del CIR, il Codice Identificativo di Riferimento che deve essere indicato negli annunci di promozione e commercializzazione delle CAV (Case e appartamenti per vacanza) e degli appartamenti dati in locazione turistiche. “La Corte Costituzionale ha respinto l’impugnazione della legge regionale: una sentenza storica, che valorizza il CIR come strumento per far emergere un fenomeno turistico nuovo che consiste nella concessione in godimento a turisti di immobili di proprietà. Uno strumento che garantisce la vigilanza e il controllo sull’esercizio delle attività turistiche”. Infine, l’assessore regionale ha ricordato la misura ‘Lombardia to stay’: 6 milioni di euro a sostegno dello sviluppo e della realizzazione dei migliori progetti di marketing territoriale volti a incrementare l’attrattività e la competitività della destinazione Lombardia. “Uno stanziamento aperto a pubblico e privato – ha detto – per far sì che i territori possano sviluppare i progetti più innovativi finalizzati a intercettare flussi turistici,
valorizzare gli investimenti produttivi e finanziari. L’obiettivo è cerare valore aggiunto per la Lombardia”.