Milano – “Le grandi città globali oggi stanno vivendo un’epoca molto particolare con un ruolo centrale nel promuovere il progresso. E il progresso non è solo la via verso il futuro, ma è una continua e quotidiana scommessa, che si gioca sulla capacità di “fare sistema”, di creare azioni sinergiche tra imprese, università e istituzioni. Le grandi città globali, infatti, -e Milano è certamente tra queste- sono dotate di un concentrato di risorse finanziarie, umane, culturali e tecnologiche, che rende le città i luoghi più adatti per affrontare le sfide del futuro. E tra queste sfide la mobilità, l’accessibilità, l’ambiente e l’innovazione rivestono un ruolo di primo piano all’interno dell’agenda politica urbana. Questi temi sono fondamentali per migliorare la qualità della vita, la competitività e soprattutto la credibilità dell’intero sistema Paese. E soprattutto Milano si sta trasformando in una vera smart city, grazie a politiche e risultati che rendono il nostro territorio sempre più inclusivo, attrattivo e sostenibile. E Milano è smart anche dal punto di vista imprenditoriale con 45 mila imprese in settori come ambiente, alta tecnologia e digitale. Queste imprese smart sono in crescita del 2%, danno lavoro a oltre 350 mila addetti e creano un giro d’affari di quasi 100 miliardi. Le nuove tecnologie, lo sappiamo bene, contribuiscono alla riduzione dei costi e degli sprechi, aumentano l’efficienza e migliorano il funzionamento della pubblica amministrazione. E sulla pubblica amministrazione vorrei fare una breve riflessione a partire da un dato. In Italia, a causa della cattiva burocrazia, un’impresa impiega qualcosa come 240 ore l’anno per assolvere le varie procedure amministrative. Ben 100 ore in più rispetto alla media europea. Essere smart per noi Camera di commercio significa ridurre questo tempo, semplificare sempre più -giorno per giorno- la vita degli imprenditori. Insomma, stiamo cercando di fare la nostra parte nel favorire la digitalizzazione e facilitare il dialogo tra enti pubblici e imprese. Mi riferisco ad esempio all’ iniziativa del “cassetto digitale dell’imprenditore”. Si tratta di uno strumento innovativo, che contiene tutti i documenti di un’impresa, dalle visure ai bilanci e quindi a tutti gli atti delle altre amministrazioni. Questa documentazione è a disposizione della singola impresa (che accede dal telefonino ovunque si trovi e in qualunque momento) ed è a disposizione degli enti pubblici. E’ un cambio di prospettiva non banale: non è più il cittadino che è costretto a rincorrere la pubblica amministrazione, ma è la pubblica amministrazione che va incontro al cittadino e alle imprese, con un evidente risparmio in termini di tempo e denaro. Ma la rivoluzione digitale non basta, non è sufficiente per rendere il nostro territorio competitivo sui mercati internazionali. Milano smart city è una Città-Mondo che necessita di essere collegata sempre più e meglio all’Europa, attraverso infrastrutture efficienti e innovative. E se parliamo di infrastrutture permettetemi una breve riflessione costruttiva sulla TAV. Crediamo realmente che la Tav sia fondamentale per connettere meglio Milano e il nostro Paese all’Europa. Con la Torino-Lione si completerebbe quella ‘Metropolitana d’Europa’ in grado di integrare ulteriormente il nostro Paese anche nei flussi turistici e commerciali europei. E Milano, con la realizzazione anche del Terzo valico (come sapete, linea ferroviaria ad alta velocità Genova-Milano che rientra nel Corridoio europeo Reno Alpi), diventerebbe crocevia di due direttrici europee e nodo strategico di una rete infrastrutturale, che collega l’Europa da Siviglia a Budapest (Corridoio Mediterraneo) e da Rotterdam a Genova (Corridoio Reno Alpi). Le nostre imprese chiedono sviluppo, chiedono investimenti strategici. Chiedono al Paese di andare avanti, superando le fragilità strutturali. Oltre il 91% di 2400 imprese intervistate recentemente dalla Camera di commercio ritiene che la Tav Torino–Lione potrebbe avere effetti positivi per la nostra economia, in termini di: attrazione investimenti esteri, flussi di merci, nuovi posti di lavoro, benefici ambientali. In modo particolare per l’economia dei servizi, che -non lo dimentichiamo- vale due terzi del Pil e il 40% dell’occupazione del nostro Paese – la Torino-Lione sarebbe così uno straordinario valore aggiunto. La Tav ha inoltre un impatto positivo sull’ambiente in termini di riduzione dell’inquinamento e diminuzione dei tempi di percorrenza. Le tecnologie di oggi infatti sono fondamentali per progettare una mobilità più “dolce” che possa riconciliare modernità e ambiente, tema oggi molto caldo. Una mobilità fatta da meno emissioni può far viaggiare sullo stesso binario progresso economico-tecnologico e ed ecologia. Le reti trans-europee sono, dunque, una frontiera del futuro, e un’occasione di competitività, per far sì che Milano e tutto il paese non debbano sempre rincorrere la crescita, ma possano correre ad alta velocità, giocando così da protagonisti la grande partita del futuro.” Queste le parole di Carlo Sangalli, intervenuto alla Mobility Conference a Milano.