Roma – “Siamo un popolo che ama viaggiare nel suo Paese: questo sembrerebbe dimostrare la fotografia del movimento turistico degli italiani per l’estate 2018. La nostra indagine rivela che è aumentato il numero dei connazionali che faranno la loro vacanza principale in Italia: l’80,2% resterà nel Belpaese contro il 78,6% dello scorso anno”. “L’elemento che trovo distintivo – ha aggiunto Bocca – sta nel fatto che per quest’anno si prevede uno spostamento dei flussi in favore del mese di settembre. Sono istintivamente portato a pensare che ciò vada letto in un’ottica positiva: questa crescita potrebbe fare da leva e dare un forte input alle politiche di destagionalizzazione che la nostra Federazione sostiene da sempre per il bene e lo sviluppo turistico del Paese”. “La variazione della spesa media sostenuta dagli italiani per le vacanze estive (+8,7% rispetto all’estate 2017), dipende soprattutto dal costo dei trasporti, con un incremento dei prezzi pari al 19,7% su base annua per le tariffe aeree, del 12,5% per il gasolio e del 9,3% per la benzina, mentre risultano sostanzialmente stabili i prezzi dei servizi ricettivi e di ristorazione (+1,0%)”. Così il presidente di Federalberghi, Bernabò Bocca, commenta i dati dell’indagine relativa al movimento turistico degli italiani nell’estate 2018. “La stagione – prosegue Bocca – dimostra la sua tenuta e conferma la consueta perfomance, sia pur senza raggiungere i picchi da record registrati nella scorsa estate”. Ma realtà come quelle dell’Egitto, della Tunisia e della Turchia stanno riprendendo quota e anche la Francia.