Lavoro, Furlan: bene tavolo sui rider, servono tutele

Roma – L’incontro sui rider al ministero del Lavoro e’ stato “molto positivo”. Lo ha detto Annamaria Furlan, leader della Cisl, in conferenza stampa al termine del tavolo. “Come Cisl – ha aggiunto – valuto positivo anche che il primo incontro che abbiamo fatto con il ministro come segretari generali sia stato sul tema dei rider. Un lavoro che generalmente è svolto da giovani, donne e uomini, che ormai ha preso una consistenza assolutamente significativa”. “Abbiamo rimarcato la necessità che esistano tutele per questi lavoratori, che oggi ne sono quasi totalmente sprovvisti – ha proseguito Furlan – c’è stato uno sforzo da parte di alcune aziende di prefigurare un allargamento di alcune tutele oggi inesistenti. Noi riteniamo che la contrattazione possa rispondere al meglio a questo tipo di bisogno, partendo, non tanto da una discussione tra aziende e lavoratori su posizioni molto diverse che è la discussione squisitamente tra lavoro autonomo o subordinato, ma partendo dall’assunto che ogni lavoratore ha dei diritti di tutela a prescindere da questo aspetto. Diritto alla maternità, alla malattia, versamenti pensionistici”. Furlan ha, quindi, aggiunto che “la discussione non è conclusa, ovviamente. Già nei prossimi giorni il ministro ci ha chiesto di essere disponibili a convocare un tavolo per definire quali tutele, e di conseguenza quale forma contrattuale, un contratto ex novo per questi lavoratori oppure dentro i contratti nazionali delle nostre categorie, in particolare quello dei trasporti, queste figure dei rider potrebbero trovare il loro riconoscimento contrattuale”. “Si è iniziato un percorso che ha visto associazioni, aziende, parti sociali intraprendere un percorso interessante e importante dando tutele a lavoratori”. “Nei contratti nazionali, in particolare quello della logistica, può essere un riferimento importante anche per riconoscere il diritto al riconoscimento di un giusto salario Abbiamo messo al centro – ha concluso – la dignita’ della persona e del lavoro e individuato attraverso la contrattazione lo strumento per governare questo processo. Un buon inizio di un percorso che speriamo di portare bene a conclusione”.