Roma – “Vogliamo capire, approfondire, non calare dall’alto. Sono un uomo di scuola, sono un dirigente dello Stato e ho diretto un ufficio territoriale dai grandi numeri come quello di Milano. So cosa vuole dire subire le riforme, le continue sterzate. Dobbiamo agire nei confronti della scuola con responsabilita’ e pragmatismo”. Così il neoministro dell’Istruzione Marco Bussetti al Sole 24 Ore parlando dell’alternanza scuola-lavoro, che rimane perchè fa bene, purchè – viene sottolineato – si evitino gli abusi. Per gli insegnanti, aggiunge il ministro, “i sistemi di incentivazione devono esserci. Ne sono convinto. Ma penso che sia opportuno per i docenti conoscere all’inizio dell’anno quali saranno i criteri di valutazione”. Sulla chiamata diretta, “e’ nostra intenzione superarla.Ce ne stiamo gia’ occupando concretamente. La valutazione di scuole e alunni vive, da tempo, di incertezza”.