Milano – Venerdì alle 16 l’appuntamento è in prefettura per i rider milanesi. Obiettivo sollecitare il governo a regolamentare un settore del lavoro giovanile oggi gestito in modo selvaggio. E Il Corriere Della Sera di oggi, grazie ad una inchiesta firmata da Milena Gabanelli e Rita Querzè, mette in evidenza una situazione difficile. L’inchiesta parla di 10mila rider mal pagati sul territorio nazionale, con compensi che vanno da 2 euro netti a consegna (Giovo), 3,60 di Foodora, ai 4 euro di Deliveroo, fino ai 6,59 all’ora di Just Eat. Da poco si parla di riconoscere una copertura assicurativa a questi ragazzi che rischiano ogni giorno in mezzo al traffico cittadino. ”E’necessaria una legge nazionale che riconosca il diritto alla rappresentanza, alla contrattazione, alle tutele sanitarie e previdenziali”, spiega Luca Stanzione, segretario della Filt Cgil di Milano. “A questi lavoratoti non viene riconosciuta una giusta retribuzione, il diritto all’Inps e all’Inail. E’ per questo che ci mobilitiamo, lavoratori e cittadini, per chiedere al legislatore di intervenire e alle aziende di aprire un tavolo di trattativa”, conclude Stanzione.