Scalo Farini: protocollo Brera-Polimi

 

Milano – Firmato oggi a Milano, il protocollo d’intesa tra l’Accademia di Belle arti di Brera e il Politecnico di Milano per la collaborazione del progetto relativo al trasferimento di parte dell’Accademia di Brera allo Scalo Farini nell’ambito della riqualificazione degli Scali Ferroviari già a partire dal prossimo Anno Accademico. “Una mattina importante – ha detto l’assessore comunale all’Urbanistica, Pierfrancesco Maran -. È stato firmato il protocollo tra l’Accademia e Ferrovie dello Stato e un secondo con politecnico”. È la dimostrazione di quanto sia “positivo quando Milano sa fare sistema. Il fatto che lo scalo Farini avrà al suo centro un’associazione culturale come l’Accademia è straordinario ed è molto bello sapere che Brera entra prima dello sviluppo del progetto, che sarà fatto dal Poli. L’obiettivo non è solo partire subito, ma far sì che questa sia la seconda sede permanente dell’Accademia chiudendo così una questione di anni”. “Fare un accordo non è solo una firma davanti ai giornalisti – ha aggiunto Resta – ma è la volontà di fare delle scelte e di impegnarsi per dei risultati. Come Politecnico, prima della firma, abbiamo fatto la fase di verifica della fattibilità, dei tempi di realizzazione” ha spiegato il Rettore Resta, specificando come “la collaborazione tra istituzioni sia l’unico modo possibile per riuscire a raggiungere obiettivo”. “Il ruolo del Politecnico di Milano sono le sue competenze, nel senso che firmiamo un accordo in cui l’Accademia di Belle Arti di Brera e il Politecnico svilupperanno ricerca e formazione. La cosa importante però sono due istituzioni che si mettono fianco a fianco e che valorizzano le mutue competenze. Il primo passo sarà un accordo attuativo per studiare dal punto di vista architettonico questo primo insediamento nello scalo”. “Non parteciperemo al bando – ha ribadito Resta -. Noi siamo un’istituzione che affianca in questo momento il Comune e l’Accademia per fare l’analisi di fattibilità iniziale e di masterplan. Non siamo sicuramente concorrenza ai grandi studi di architettura che invece parteciperanno a questa grande riqualificazione urbana che noi spingiamo come milanesi e come cittadini italiani. Noi ci occuperemo del concept iniziale del masterplan”, ha concluso Resta.