Milano – “Mercoledi’ mattina firmo il Patto per l’Autonomia a Palazzo Chigi, assieme ai colleghi presidenti del Veneto e dell’Emilia Romagna e’ un passaggio storico, siamo riusciti a mettere nel Patto le cose che volevamo, in particolare i finanziamenti. Cambia il sistema: maggiori risorse per la Regione, maggiore responsabilita’ e vantaggi enormi per famiglie e imprese”. Lo ha spiegato il presidente della Regione Lombardia, questa mattina, rispondendo alle domande dei giornalisti a margine della presentazione del ‘Rapporto di fine legislatura’. “Mercoledi’ comincia un percorso, si conclude la ‘fase 1′, quella post referendum – ha proseguito il presidente -: voglio ringraziare il Governo, e in particolare il sottosegretario agli Affari Regionali, perche’ ha avuto coraggio, ci ha creduto, ovviamente sotto la spinta forte delle Regioni, della Lombardia e del Veneto in particolare”.
“C’e’ qualche piccola modifica rispetto alla bozza iniziale – ha spiegato -, ma nulla di particolarmente significativo. La novita’ piu’ rilevante resta il sistema dei finanziamenti, cioe’ la compartecipazione al gettito di uno o piu’ tributi erariali, che vuol dire che ci sara’ piu’ interesse a fare investimenti, perche’ aumenta il Pil, aumenta il gettito e aumenta il bilancio della Regione”. “Altro elemento rivoluzionario sono i costi standard – ha precisato – una nostra storica battaglia, che ora viene messa nero su bianco: significa rivoluzionare il sistema della spesa pubblica con il riconoscimento a chi spende bene, che viene avvantaggiato, rispetto a chi spende male. Si supera cosi’ il criterio della spesa storica, che consentiva alle Regioni spendaccione di continuare a spendere e penalizzava le Regioni virtuose, come la Lombardia, alle quali viene ora quindi riconosciuta la virtuosita’ con tante risorse pubbliche in piu'”.