Roma – L’Abi e i sindacati di categoria hanno raggiunto un accordo sul nuovo Fondo per l’Occupazione. L’intesa prevede un ampliamento delle funzioni del Fondo per l’Occupazione (Foc) come previsto dall’ultimo rinnovo contrattuale di settore. “Sviluppando sinergie in materia di politiche attive per l’occupazione”, spiega una nota, “viene cosi’ implementata l’operativita’ del Foc in connessione al Fondo di solidarieta’ per la riconversione e riqualificazione professionale, per il sostegno dell’occupazione e del reddito del personale e del credito”. Da qui a quattro anni, in base ai progetti presentati dai 10 maggiori gruppi creditizi (BancoPosta compreso), la rete degli sportelli bancari vedrà quasi 3.300 chiusure, oltre un decimo della rete territoriale nazionale, mentre altre migliaia saranno coinvolti in procedimenti di razionalizzazione dell’offerta. Ma non ci sono solo le ricadute sulle migliaia di bancari coinvolti: in gioco c’è anche l’accesso ai servizi di milioni di clienti bancari. Secondo la nota diffusa dall’Abi “ancora una volta relazioni sindacali dialettiche e costruttive hanno consentito di rafforzare uno strumento bilaterale dedicato alla creazione e al sostegno della buona occupazione anche a difesa dell’occupabilita’ delle persone. Necessita’ – si legge ancora – accentuata dal bisogno di nuove mansioni professionali dettate dai cambiamenti in atto. Questo passa innanzitutto da un potenziamento delle prestazioni del Fondo, grazie all’impiego di risorse private senza alcun carico per la finanza pubblica”. In questo senso l’Accordo, sulla base delle risorse disponibili, rafforza la possibilita’ di intervenire su profili che vanno dalla rioccupazione dei lavoratori, alla solidarieta’ espansiva, dalla riconversione e riqualificazione professionale ad ulteriori iniziative per agevolare l’occupazione giovanile”.