Milano, Città metropolitana: da convenzione biennale 4 mln per i vigilantes

Milano – La Città metropolitana di Milano ha attivato in qualità di “soggetto aggregatore” una Convenzione biennale per un importo complessivo di quattro milioni di euro per l’affidamento dei servizi di vigilanza armata a favore di tutti gli Enti Locali lombardi. In particolare, si spiega in una nota, il primo dei due Lotti previsti, è indirizzato ai Comuni appartenenti alla Città metropolitana di Milano e alle province di Monza e Brianza, Lecco, Como, Sondrio, e Varese che intendano acquisire un servizio di vigilanza armata per un importo superiore ai quarantamila euro. Palazzo Isimbardi rientra tra i trentadue soggetti che, operando come centrali di acquisto aggregato delle categorie merceologiche individuate nel DPCM del 24-12-2015 con le relative soglie di spesa, “contribuiscono concretamente al contenimento della spesa pubblica e forniscono ai Comuni e alle altre Pubbliche Amministrazioni servizi altamente specializzati per le gare più impegnative, garantendo il massimo della trasparenza e i vantaggi derivanti da un’economia di scala. In tal modo si produrranno non solo risparmi ma anche maggiore efficienza per le Pubbliche Amministrazioni che, infatti, non potranno più provvedere singolarmente all’acquisto per spese sopra una certa soglia, ma dovranno acquisire i servizi necessari tramite le gare realizzate dai ‘soggetti aggregatori'”. La Città metropolitana di Milano, sottolinea una nota, “cambia profondamente il modo di gestire le gare di appalti per servizi e forniture. Fino ad ora la gestione delle gare riguardava esclusivamente i fabbisogni dell’Ente, ora invece può gestire le gare non solo per sé stessa ma anche per terzi soggetti nell’ambito del territorio regionale. La Grande Milano può giocare in questo senso un ruolo molto importante; infatti il contatto diretto con i Comuni del territorio le consente di essere un interlocutore più attento con maggiori capacità di prestare ascolto alle singole specifiche necessità. L’intento è di creare sinergie e offrire accessi semplificati e trasparenti a servizi non calati dall’alto ma vicini alle esigenze locali”.