Business dei viaggi LGBT, Milano si candida per la convention del 2020

Milano – Centinaia di imprese turistiche e istituzioni pubbliche internazionali provenienti da oltre 80 Paesi nel mondo, per una convention che apre Milano al business dei viaggi LGBT. Il capoluogo lombardo, grazie a una collaborazione tra il Comune di Milano e l’Associazione italiana del Turismo Gay and Lesbian (AITGL), con il supporto del consolato Usa, è stato, infatti, candidato dall’Agenzia nazionale del Turismo (Enit) ad ospitare nel 2020 la 37esima convention organizzata dall’International Gay and Lesbian travel association (IGLTA). Si tratta di un’associazione di imprese e istituzioni turistiche nata nel 1984 e che conta oggi oltre 3mila associati. Secondo una ricerca di Sonders&Beach e Eurisko, il viaggiatore LGBT è un big spender e un opinion leader capace di lanciare nuove tendenze; è, dunque, un turista con reddito superiore rispetto alla media, con formazione scolastica universitaria (39% contro il 13% della media italiana) e che per il 29% ricopre posizioni lavorative manageriali. I viaggiatori LGBT, per affari o per piacere, effettuano in media quattro viaggi l’anno. L’Italia si colloca al primo posto come meta desiderata, ma poi scende al quinto tra le mete effettivamente scelte perché considerata poco gay friendly e con meno servizi dedicati rispetto ad altre destinazioni europee.