No Slot: Milano, sospesa l’attività a 72 esercizi in un anno

Milano – Un milione e ottocentomila contatti su tutta la popolazione, 32.000 con studenti in 7 plessi scolastici, 650 con insegnanti in 22 plessi scolastici, 11.000 con anziani nei centri socio ricreativi. Ma soprattutto 856 persone agganciate dalla help line 335.1251774 con cui è stato mantenuto un contatto diretto e reciproco. Tra le persone che hanno chiamato il 75% ha detto di essere giocatore attivo, il 38% da almeno dieci anni, il 32% da meno di uno. Il 72% delle persone che hanno chiamato sono uomini. Tra i familiari (il 18% delle chiamate) l’82% è costituito da donne. Sono questi alcuni dei dati relativi ai 5 progetti della campagna ‘Milano No Slot’ contro il gioco d’azzardo patologico, avviati lo scorso novembre, i cui risultati sono stati presentati questa mattina in Sala Alessi a Palazzo Marino. I progetti sono stati finanziati dal Comune di Milano (50.000 euro), Regione Lombardia (200.000 euro), Ats per Milano (50.000 euro) e hanno coinvolto più di 30 soggetti attuatori (con e senza portafoglio) e una cabina di regia. Le linee di intervento sono state cinque: comunica e informa; osserva e certifica; ascolta; accogli e orienta; educa e forma. Nel 2014 il Comune di Milano, per tutelare le fasce più a rischio (studenti, anziani, persone sole) ha emesso un’ordinanza per regolamentare gli orari di funzionamento degli apparecchi slot e video lottery stabilendo che possano funzionare solo dalle 9 alle 12 e dalle 18 alle 23 di tutti i giorni, festivi compresi. Nell‘ultimo anno grazie al lavoro congiunto di Polizia Locale e Polizia di Stato sono stati emessi oltre 880 verbali che hanno portato a 391 provvedimenti, di cui 319 diffide e 72 sospensioni dell’attiva da un minimo di 1 a un massimo di 5 giorni di chiusura. Hanno riguardato soprattutto il non rispetto dell’ordinanza degli orari di esercizio degli oltre 7.000 apparecchi tra slot e video lottery presenti in circa 1.700 esercizi in città.