Milano – Nell’anno di Expo, il 2015, Milano trova nuovi stimoli per la crescita. E i dati raccolti nel rapporto annuale ‘Milano produttiva’ redatto dal Servizio Studi e statistica della Camera di Commercio, sembrano confortare questa lettura. Aumentano le imprese che crescono dell’1,6%, 5mila in termini assoluti. L’Export perde l’’1,1% mentre l’import cresce del 6,7%. Riparte anche se con qualche incertezza il mercato del lavoro, con 28mila posti in più, mentre la disoccupazione si attesta all’8% con una lieve flessione dello 0,4%. La disoccupazione giovanile però resta alta (22%). Le previsioni del triennio 2016-2018 sembrano incoraggianti, infatti nel 2018 ogni famiglia sarà più ricca di 2mila euro, con un reddito medio familiare che arriverà a 35mila euro. I dati disaggregati sono interessanti. Sono 25.785 le imprese giovanili milanesi, un terzo di quelle lombarde e l’8,8% delle imprese attive nell’area metropolitana. Incidono meno rispetto alla media lombarda (9,5%) e italiana (10,7%) ma crescono in un anno del +0,9% contro il -2,6% lombardo e il -2,7% nazionale. Alloggio e ristorazione, servizi professionali, commercio e edilizia i settori più scelti dalle imprese giovani che per il 71,4% sono ditte individuali ed occupano 56mila addetti. Nel 2015 si sono iscritte 6.529 imprese e sono cessate 2.486, con un saldo positivo di oltre 4mila imprese. Numerose le imprese straniere, a fine 2015 sono 42.771, il 14,6% del totale (media lombarda 11,5%, italiana 9,7%) e crescono dell’8,4%. Operano nei servizi (37,3%, +7,9%), soprattutto alloggio e ristorazione, nel commercio (31,1%, +12,2%) e nell’edilizia (circa 25%, +5,6%). Danno lavoro a 87.801 addetti. Considerando solo le ditte individuali, le extracomunitarie sono l’89% e crescono del 9,3% in un anno con egiziani (21,6%), cinesi (15,6%), marocchini (8,7%) e bengalesi (8,3%, la comunità che cresce di più, +28,3%) tra le principali nazionalità. Per il 63% gli imprenditori stranieri si concentrano a Milano città.