Milano – Molte e positive, a partire dalla Regione di Roberto Maroni, le reazioni alla proposta del sindaco Giuseppe Sala – sul Corriere Della Sera di venerdì scorso – di portare l’autorità bancaria a Milano: “La decisione inglese – scrive Sala – apre un’epoca nuova per tutti noi, cresciuti nell’idea di Europa come mito positivo, ambita dai popoli e governata dalle istituzioni, baluardo contro la barbarie delle guerre mondiali e terra di democrazia e libertà”. “In questo frangente, come ha scritto Francesco Giavazzi, si apre anche una stagione di forte concorrenza tra alcune città, Parigi, Francoforte e Milano in particolare, per diventare la prima piazza finanziaria d’Europa. Non dobbiamo banalizzare questo punto: pensare a un esodo di massa da Londra di capitali e cervelli è semplicemente ridicolo. La posta in gioco riguarda la possibilità di attrarre a Milano le istituzioni finanziarie che potrebbero migrare dalla City per servire meglio i loro clienti europei. E lo stesso vale per gli headquarter di importanti multinazionali che hanno scelto Londra come loro base negli ultimi anni. La possibilità di vincere questa sfida dipende dalla risposta che Milano e il governo sapranno offrire tempestivamente. Con il presidente del Consiglio abbiamo già svolto un primo esame della situazione e posso dire che il progetto di fare dell’area Expo una zona franca fiscale per le imprese che vi si insedieranno sarà presto approfondito col governo. È vero che in Italia resta alta la pressione fiscale, ma è vero anche che i nuovi strumenti a disposizione degli operatori potranno essere utili proprio sul fronte che ora stiamo iniziando a considerare. Mi riferisco al Patent Box e al credito d’imposta a sostegno delle attività di ricerca e sviluppo”. “Questa è la nostra sfida che comincia ora o che, per meglio dire, è già cominciata. Milano deve reagire rapidamente, valorizzando definitivamente il suo lato di città accogliente, bella e ricca d’arte, con il mare a 100 chilometri e le montagne ancora più vicine. Dobbiamo infine candidarci subito a ospitare l’Autorità bancaria europea (Abe), oggi peraltro brillantemente guidata da un italiano, Andrea Enria. Più volte ho detto che Milano difetta di un adeguato livello di rappresentanze istituzionali. Puntare a un’Autorità europea rilevante è un modo concreto per confermare la vocazione internazionale della nostra città. Tutto questo per Milano e per l’Italia. Ma, oggi più che mai, tutto questo per l’Europa”.