Monza – Chi si sente italiano nel mondo? Sono a Londra, a Parigi e a New York ma anche a Toronto, a San Paolo e a Tokyo. È Londra la città nel mondo più “italica”, capace di riconoscere maggiormente il “brand Italia” nel settore arredo-design. Il risultato emerge da un indice sintetico, elaborato dall’Ufficio Studi della Camera di commercio di Monza e Brianza, che ha messo a confronto la reputazione su internet del design italiano, tra commenti e post della community sulla rete, la domanda potenziale di mobili e la presenza di comunità italiane. A seguire c’è Parigi: la capitale francese si colloca nelle prime posizioni per reputazione su internet e social (sesto posto) e per presenza di comunità italiane (quinto posto), dopo le prime venti città per richiesta di arredo. A New York ci sono appassionati di “italicità” del design, anche se la metropoli si colloca solo al 23esimo posto per connazionali iscritti all’anagrafe dei residenti all’estero. La Grande Mela è in terza posizione nella classifica parziale dei commenti positivi in rete e si riposiziona come mercato in espansione per i mobili italiani al 13° posto nel mondo. Quarta nell’indice Toronto, in rete seconda solo dopo Londra, al 19o posto come presenza di italiani trasferiti e al 36o come mercato. Quindi San Paolo in Brasile (forte soprattutto per la presenza italica) e il Giappone con Tokyo spinge soprattutto per fabbisogno e richiesta di mobili (terzo posto) e si posiziona al 23° posto per i commenti in rete. A chiudere la top ten delle città più “italiche” al mondo Los Angeles, Madrid, Mosca e Chicago. È quanto emerge da una elaborazione dell’Ufficio Studi della Camera di commercio di Monza e Brianza a partire dal rapporto “Italic Network. La Mappa delle città italiche nel mondo come nuovo approccio ai mercati esteri per i prodotti italiani di design”, promosso dalla Camera di commercio di Monza e Brianza con Globus et Locus, in collaborazione con Voices from the Blogs, CSIL, Centro AltreItalie, Edimotion. Il rapporto è stato presentato oggi in Villa Reale in occasione di “Italici. Il nuovo Commonwealth come fattore di business per le imprese italiane sui mercati esteri”, alla presenza, tra gli altri, di Carlo Edoardo Valli Presidente della Camera di commercio di Monza e Brianza e Piero Bassetti Presidente Globus et Locus.