Milano – L’Organizzazione internazionale del lavoro (Ilo) ha organizzato – a partire dal 2012 – per il 12 giugno la Giornata mondiale contro il lavoro minorile. Stando agli ultimi dati sono 168 milioni i bambini che nel mondo lavorano, contro i 246 milioni del 2000. 85 milioni di questi sono impegnati in lavori pericolosi, rischiosi per la vita o la salute. Secondo l’Ilo, sarebbero circa 22.000 i bambini uccisi sul posto di lavoro ogni anno. Le aree dove lo sfruttamento è maggiore sono l’Asia, il Pacifico e l’Africa sub sahariana. Secondo l’Unicef le bambine hanno le stesse possibilità dei bambini di essere vittime del lavoro minorile, con la sola eccezione del Medio Oriente, Africa, America Latina e Caraibi dove, invece, è più probabile che siano i maschi ad essere coinvolti. La disparità di genere si manifesta soprattutto nel tipo di attività svolta.