Milano – Fotografia in chiaro scuro quella della Banca d’Italia sull’economia lombarda, con una frenata nei primi mesi del 2016. Stando all’analisi del documento “L’economia della Lombardia”, l’industria nel 2015 ha registrato un aumento del fatturato del piu’ 3,3 per cento rispetto l’anno precedente (0,7 per cento nel 2014) un dato positivo dovuto sia alla domanda estera, che gia’ dal 2013 alimentava le richieste alle imprese lombarde, sia alla domanda interna, che nel 2015, dopo diversi anni, finalmente ha visto un aumento degli ordini (piu’ 1 per cento). Anche i dati di Unioncamere, Confindustria e Regione Lombardia, nel 2015 presentano il valore degli ordini a prezzi costanti salito del’1,7 per cento rispetto all’anno precedente. Gli ordinativi provenienti dall’estero sono cresciuti del 2,8 per cento pur indebolendosi nel secondo semestre, quelli interni dell’1 per cento. A guidare la ripresa sono le imprese piu’ grandi e dal punto di vista dei settori vanno meglio la gomma, i mezzi di trasporto e la meccanica, fanno un po’ piu’ di fatica i minerali non metalliferi e l’abbigliamento tessile. Durante la crisi le imprese hanno diversificato le loro strategie, alcune hanno giocato all’attacco sfruttando opportunita’ come l’internazionalizzazione e scegliendo di investire in ricerca e sviluppo, riuscendo cosi’ a superare meglio il periodo difficile, altre imprese invece, operanti in mercati tradizionali, hanno giocato piu’ in difensiva e stanno aspettando che la ripresa riparta per poter seguire la scia delle imprese migliori. Per l’edilizia e’ il primo anno in cui si riscontrano segnali positivi. Il settore, che soffriva dal 2007, torna a espandersi, registrando una produzione medio annua che per la prima volta aumenta dell’8,7 per cento, mentre per quanto riguarda le compravendite l’incremento e’ salito al 9 per cento.