Milano – Causa milionaria contro la soap più popolare del mondo, “Beautiful”. A promuoverla il Consorzio Grana Padano “difamato” da una battuta della popolare serie americana. “Accidenti: ho comprato il Grana Padano e non il Parmigiano Reggiano”, ha detto stizzito uno dei personaggi della soap andata in onda a fine aprile. Tanto è bastato a Stefano Berni, direttore del Consorzio Grana Padano per dire: “Ci è sembrano un brutto scivolone, per di più gratuito e senza fondamento e che ci arriva per giunta da un mercato, quello americano che è il secondo punto di approdo mondiale del nostro prodotto, dopo la Germania”. “Anche i nostri creativi pubblicitari — prosegue Berni — ci confermano che il comportamento degli sceneggiatori ha violato le regole sulla pubblicità in vigore negli Usa: dal tono e dall’atteggiamento dell’attore traspare un atteggiamento spregiativo. Ma il problema è che tanto il Grana quanto Beautiful sono due prodotti globali: non vengono distribuiti solo in America, ma in una gran quantità di paesi e dunque il danno che possiamo aver subito è esteso, il consumatori raggiunti potenzialmente da quel messaggio negativo sono centinaia di milioni. E di conseguenza valuteremo il danno quando arriverà il momento opportuno. Per ora non abbiamo avanzato richieste”.