Renzi: incontro coi lavoratori della Brembo e dell’Italcementi

Bergamo – Il premier Matteo Renzi, oggi a Bergamo per aprire la campagna referendaria, prima dell’incontro coi suoi sostenitori ha fatto visita al Chilometro Rosso di Stezzano (Bg) per una visita alla Brembo e per incontrare i lavoratori dell’Italcementi. “Il nostro Paese è stato per troppo tempo fermo: non la parte produttiva, come la Brembo che ha investito, ma nel modello di gestione istituzionale e della cosa pubblica, dove non si è accelerato”, ha detto Renzi parlando all’interno della fabbrica, accompagnato dal patron Alberto Bombassei. “È il dovere del presidente di una delle potenze industriali, perché continuiamo a esserlo anche se talvolta a nostra insaputa – ha aggiunto il presidente del Consiglio – rendere omaggio a realtà come questa che ci rendono orgogliosi nel mondo. È un fatto etico e politico. Dal 1995 in poi l’Italia è cresciuta poco, mentre il resto del mondo di più. Noi ci impegneremo, ma è il mondo a chiedere prodotti di alta qualità che l’Italia può dare. Finora la visione è stata leggermente miope e si è pensato che il mondo esterno fosse una minaccia invece la globalizzazione è il migliore asset che potremmo chiedere. Chi è andato all’estero a delocalizzare veniva visto come un pericoloso traditore della Patria. Chi lo ha fatto facendo il furbo, adesso sta rientrando. Chi invece ha preso quote di mercato a livello internazionale oggi è un aiuto per l’Italia e ci aiuta a pensare in grande”, ha aggiunto Renzi. “Difficile sapere come sarà il mondo tra venti o trent’anni. Di sicuro assisteremo a una crescita impressionante dei dati e diventerà sempre più difficile avere strumenti per interpretarli. E assisteremo a rivoluzione nella robotica e nel mondo sanitario. Ma proprio per ciò servirà il capitale umano per gestire tutto questo. Adesso basta con l’era dell’invidia. Non ne posso più di chi dice che la rassegnazione è la nostra unica speranza. Ora dobbiamo puntare sulla innovazione, investendo come ha fatto questa azienda durante la crisi. Il successo non deriva da colpi di fortuna, anche se è benvenuta, ma se qualcuno ce la fa, come qui, è perché c’è chi lavora sodo e ci prova”. Al termine della visita privata nello stabilimento, il premier ha incontrato una delegazione dei lavoratori della Italcementi, azienda che deve affrontare una imponente riorganizzazione (oltre 400 esuberi) per la fusione con la tedesca Heidelberg Cement. Venerdì scorso i sindacati confederali hanno raggiunto con l’azienda una bozza d’accordo che verrà sottoposta ai lavoratori nei prossimi giorni.